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Osteopatia e acufeni, come può l’osteopata essere d’aiuto

Gli acufeni sono un disturbo che colpisce sempre più persone. Si tratta di rumori percepiti nell’orecchio o nella testa, come sibili, ronzii, fruscii, fischi. Il rumore non è percepito per uno stimolo esterno, ma può essere anche continuo o intermittente. Un disturbo che a lungo andare può avere conseguenze impattanti sulla vita dei pazienti. L’osteopatia […]

Osteopatia e acufeni, come può l’osteopata essere d’aiuto

Fonte immagine: Pixabay

Gli acufeni sono un disturbo che colpisce sempre più persone. Si tratta di rumori percepiti nell’orecchio o nella testa, come sibili, ronzii, fruscii, fischi. Il rumore non è percepito per uno stimolo esterno, ma può essere anche continuo o intermittente. Un disturbo che a lungo andare può avere conseguenze impattanti sulla vita dei pazienti. L’osteopatia per gli acufeni può essere un valido aiuto? L’osteopata potrebbe diventare il professionista di riferimento per trattare questo disturbo che può essere percepito tutto il giorno e anche di notte, rendendo impossibile riposare bene?

Se soffri di acufeni e vuoi sapere come l’osteopatia può aiutarti a stare meglio, leggi le risposte alle nostre domande della Dottoressa Ginevra Gozzi, osteopata di MioDottore, così da sapere quanto l’osteopata può essere un valido aiuto per cercare di limitare un po’ la sintomatologia di un disturbo tanto subdolo.

Cosa sono gli acufeni e quali sono i sintomi?

L’acufene, detto anche tinnito, è la percezione di un rumore nell’orecchio o nella testa; solitamente si presenta come un fischio, un sibilo, un ronzio o un fruscio. Questo rumore è percepito in assenza di uno stimolo acustico esterno e può essere continuo (percepito dal paziente durante tutta la giornata) o intermittente.

Inoltre, alcuni pazienti lo riferiscono in entrambe le orecchie, mentre altri in uno solo. L’acufene, soprattutto quando continuo, può portare a una riduzione dell’udito e incide fortemente sulla qualità della vita del paziente, andando a gravare sulla salute psico-fisica della persona.

Numerose posso essere le sue cause: può essere sintomo di patologie neurologiche o legate all’orecchio interno, ma può anche essere dovuto a un’alterazione a carico dell’articolazione temporo-mandibolare, della muscolatura masticatoria o della colonna cervicale.

Trattamenti per gli acufeni
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Trattamenti per gli acufeni: cosa può fare l’osteopata?

L’osteopatia è una terapia manuale che può essere di aiuto nella gestione degli acufeni. Infatti, dopo aver svolto le visite mediche opportune e aver escluso patologie neurologiche o dell’orecchio, è opportuno svolgere una valutazione osteopatica. Durante la prima visita verrà effettuata una prima fase di anamnesi per capire quali potrebbero essere le cause alla base dell’acufene. Spesso accade che i pazienti percepiscano l’acufene in seguito a un trauma, a un colpo di frusta o a un intervento o impianto dentale.

L’osteopata andrà a valutare il distretto cranio-cervico-mandibolare, l’articolazione temporo-mandibolare, la muscolatura masticatoria, la colonna cervicale e tutte le strutture correlate. Inoltre, andrà a studiare la postura del paziente e la presenza di altre disfunzioni che possono influenzare la biomeccanica cervicale e mandibolare: alterazioni a carico di queste strutture possono creare delle tensioni e portare all’insorgenza degli acufeni.

L’osteopata ricerca e tratta tali disfunzioni, andando a ripristinare la corretta mobilità di tutte le strutture articolari, muscolari e fasciali.

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Cosa sconsiglia l’osteopata a chi ne soffre?

Il paziente che soffre di acufeni non deve in primo luogo ignorare questo sintomo. È sconsigliato aspettare la sua risoluzione spontanea, in quanto spesso non avviene e, soprattutto, le tempistiche risultano fondamentali nel corretto trattamento dell’acufene. Infatti, prima viene individuata la causa, maggiori saranno le probabilità di risolvere il sintomo del paziente.

Inoltre, si sconsiglia a coloro che presentano acufeni di rivolgersi a un osteopata prima di aver escluso con il medico curante e lo specialista patologie neurologiche o a carico dell’orecchio interno. Infatti, per prima cosa, è fondamentale rivolgersi al proprio medico di famiglia che, dopo aver svolto un’approfondita anamnesi, indirizzerà il paziente verso il medico specialista di competenza.

Una volta escluse patologie di competenza medica, è opportuno svolgere una visita odontoiatrica e una valutazione osteopatica, possibilmente entro sei mesi dall’insorgenza del sintomo per poter ottenere i risultati migliori.

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