Non solo calorie, in vacanza i nutrizionisti propongono la “dieta del tempo”
Mangiare con calma e con gusto: ecco la dieta da seguire durante le vacanze estive. Una totale riscoperta della vera Mediterraneità
Vacanze è per molti sinonimo di eccessi, primi fra molti quelli alimentari, che potrebbero vanificare gli sforzi delle diete seguite durante il resto dell’anno. Secondo i nutrizionisti, invece, anche i giorni del meritato riposo estivo dovrebbero essere giorni di dieta. Ancora sacrifici? In realtà no, anzi: secondo gli esperti dell’ADI (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), anche sul fronte dell’alimentazione dovrebbe prevalere il relax e quella che dovrebbe essere seguita è una vera e propria “dieta del tempo”. Di cosa si tratta?
Tutto, spiegano dall’ADI, deve essere ricondotto al concetto di Mediterraneità.
La Mediterraneità è un neologismo che indica un modo particolare di vivere l’atto alimentare che è caratterizzato da: spazio (la cucina), tempo (il tempo dedicato al cibo), economia (corretto utilizzo delle risorse), relazioni (identità e appartenenza), cultura (coltivazioni adatte ai luoghi e alle esigenze del gruppo familiare) e politica (la teoria dello stato)
Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione ADI.
Il tempo va interpretato come spazio fisico, mentale e sociale dedicato al rapporto complesso con il cibo, in tutte le sue dimensioni: ricerca, preparazione e consumo.
Pasti consumati velocemente (e spesso anonimi) sono una caratteristica di quella che Fatati definisce financial impatient.
Molti di questi impazienti pensano di sapere tutto sulla dieta mediterranea e sono certi che basti consumare un’insalatona a pranzo per avere una alimentazione salutistica
spiega l’esperto.
La scelta giusta dovrebbe invece essere riappropriarsi di uno stile di vita naturale e salutare in cui sia riconosciuta la giusta velocità ad ogni atto. In altre parole, ciò che si dovrebbe fare è riflettere sull’importanza, spesso sottovalutata, del tempo dedicato al cibo e mangiare con calma e gusto.
Attenzione, però, a non cadere nell’errore della protagonista del film “Mangia, prega, ama” : lo scopo non è correre ad acquistare nuovi jeans più adatti ad altrettanto nuovi rotolini di ciccia.
(Per chi non sapesse a cosa ci stiamo riferendo, uno spezzone del film che può aiutare a chiarire le idee è nel video in apertura di questo post).
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