Benessereblog Benessere Dormire bene La modalità notturna dello smartphone non migliora il tuo sonno

La modalità notturna dello smartphone non migliora il tuo sonno

Quali sono gli effetti della modalità notturna dello smartphone per il sonno? La risposta potrebbe deluderti, ecco cosa spiegano gli esperti

La modalità notturna dello smartphone non migliora il tuo sonno

Ammettiamolo, tutti noi utilizziamo lo smartphone a letto. Se non tutti, di certo lo fanno molte delle persone che stanno leggendo in questo momento. Fino ad oggi abbiamo sempre pensato che impostando la modalità notturna nello smartphone, non rischiamo di compromettere la qualità del nostro sonno. Beh, spiacenti di deludervi, ma in realtà le cose non stanno affatto così.

A spazzare via questa nostra piccola certezza ci hanno pensato i membri della Brigham Young University, autori di uno studio pubblicato sulla rivista Sleep Health. Secondo quanto emerso dalla ricerca, impostare la modalità notte nel proprio telefono non influenza minimamente la qualità del nostro sonno, ed è dunque nociva per il riposo tanto quanto lo è la modalità classica.

Modalità notturna dello smartphone e sonno: quali sono gli effetti?

Ma quali sono gli effetti della modalità notturna sul nostro sonno? Per rispondere a questa domanda, gli esperti hanno chiesto a un campione di 167 adulti di età compresa fra i 18 e i 24 anni di sottoporsi a una serie di test che coinvolgevano i loro inseparabili smartphone.

I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi. I membri del primo gruppo potevano dormire almeno 8 ore e avevano la possibilità di usare il cellulare a letto, ma con la modalità notturna. I membri del secondo gruppo potevano usare il telefono con la modalità standard, e infine i membri di un terzo gruppo non potevano portare il cellulare in camera da letto.

Indovinate quali partecipanti hanno dormito meglio? Ovviamente quelli che non avevano lo smartphone a letto.

Ma chi avrà riposato di più fra coloro che utilizzavano la modalità notturna e chi invece non la utilizzava? La risposta vi sorprenderà!

A quanto pare non vi è alcuna differenza in termini di qualità e durata del sonno fra i membri dei due diversi gruppi. Insomma, con buona pace per noi amanti della “modalità notte”, pare che questo piccolo espediente non possa migliorare in alcun modo il nostro riposo!

via | Ansa
Foto di Krzysztof Kamil da Pixabay

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Quali sono le posizioni giuste per dormire bene
Dormire bene

Le posizioni ideali per un sonno di qualità sono quelle che supportano la curvatura naturale della colonna vertebrale. Dormire sulla schiena con un cuscino sotto la testa o in posizione fetale con le ginocchia piegate mantiene l’allineamento spinale. Queste posizioni riducono la pressione sulla colonna e aiutano a prevenire dolori e problemi di sonno, come le apnee notturne e il russamento, migliorando la qualità del riposo notturno e consentendoci di svegliarci riposati.