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Marijuana e diabete: i rischi da non sottovalutare

Consumare marijuana aumenta il rischio di complicazioni per coloro che soffrono di diabete. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Marijuana e diabete: i rischi da non sottovalutare

Le persone con diabete di tipo 1 che usano la marijuana potrebbero correre il doppio del rischio di sviluppare una complicanza potenzialmente letale. A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine, secondo cui chi fuma marijuana corre un maggior rischio di chetoacidosi diabetica (DKA), condizione che si verifica quando non è presente abbastanza insulina per la produzione di energia. Il corpo brucia quindi il grasso (metabolismo di tipo lipidico), innescando un accumulo di sostanze chimiche conosciute come corpi chetonici, che rendono il sangue più acido.
Questa condizione può portare al coma o alla morte.

Circa il 30% dei nostri pazienti usa una qualche forma di marijuana, e dovrebbero fare attenzione quando la consuma. Dovrebbero essere consapevoli del rischio di chetoacidosi diabetica, e riconoscere i sintomi: nausea, vomito, dolore addominale e confusione.

Nel loro nuovo studio, i ricercatori hanno invitato pazienti adulti affetti da diabete di tipo 1 a completare un sondaggio sull’uso di marijuana.

Dei 450 partecipanti al sondaggio, 134 hanno affermato di aver consumato tale sostanza. Esaminando i dati, gli esperti hanno constatato che i livelli di HbA1C (un valore che stima due o tre mesi dei livelli di zucchero nel sangue) erano leggermente più alti nelle persone che hanno consumato marijuana.

Lo studio ha rilevato un’associazione, ma non è stato tuttavia in grado di dimostrare una relazione causa-effetto. Gli esperti ritengono però che la marijuana potrebbe compromettere la capacità delle persone di assumere la giusta dose di insulina, innescando quindi lo sviluppo di tale complicazione.

via | MedicalXpress

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