Benessereblog Salute Terapie e Cure Mancanza di sonno e problemi cardiaci: esiste un legame

Mancanza di sonno e problemi cardiaci: esiste un legame

Una cattiva qualità del sonno è collegata a un maggior rischio di malattie cardiache: ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Mancanza di sonno e problemi cardiaci: esiste un legame

Un sonno insufficiente rappresenta uno dei motivi per cui le persone più svantaggiate soffrono maggiormente di malattie cardiache. A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista Cardiovascular Research, della European Society of Cardiology (ESC), secondo cui le persone con uno stato socioeconomico più basso dormono meno per una serie di ragioni, come ad esempio il fatto che svolgono diversi lavori, lavorano a turni, vivono in ambienti rumorosi e hanno livelli più elevati di stress, sia emotivo che finanziario.

Per il loro studio gli autori hanno analizzato un campione di 111.205 partecipanti provenienti da quattro paesi europei, ed hanno scoperto che un cattivo sonno spiega il 13,4% del legame tra occupazione e malattia coronarica.

Lo stato socioeconomico dei partecipanti era stato classificato come basso, medio o alto in base all’occupazione, mentre l’anamnesi di malattia coronarica e ictus è stata ottenuta in base alla valutazione clinica, dalle cartelle dei partecipanti e in base a ciò che hanno raccontato.

La durata media del sonno è stata auto-segnalata ed è stata classificata come:

  • Sonno normale o raccomandato: da 6 a 8,5 ore a notte
  • Sonno breve: 6 ore
  • Sonno lungo: più di 8,5 ore.

Ebbene, esaminando i dati sarebbe emerso che coloro che appartengono alle fasce più svantaggiate e che dormono meno corrono maggiori rischi per quanto riguarda la salute cardiovascolare.

Le donne con un basso status socioeconomico spesso combinano la tensione fisica e psicosociale dei lavori manuali e mal pagati con le responsabilità familiari e lo stress, e ciò influisce negativamente sul sonno e sui suoi effetti di ripristino della salute rispetto agli uomini.

via | ScienceDaily
Foto da Pixabay

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