La malattia di Lyme è un’infezione batterica provocata dalla Borrelia burgdorferi. La malattia prende il nome dalla città statunitense nella quale fu identificata per la prima volta, e può essere trasmessa all’uomo dalla puntura di una zecca contaminata (Ixodes). I principali ospiti di tale zecca sono generalmente i roditori, gli uccelli, i cervi e le lucertole. Questa infezione può causare sintomi che andranno distinti in tre diversi stadi. Scopriamo quali sono e come viene trattata questa malattia.
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Come abbiamo visto, i sintomi della malattia di Lyme andranno distinti in tre diversi stadi, ovvero:
- Primo stadio: i sintomi si manifestano dopo 3 giorni o 1 mese dalla puntura di zecca. Il paziente noterà un’eruzione cutanea di forma circolare, chiamata erythema migrans, che ha la classica forma a bersaglio.
- Secondo stadio: nella seconda fase si noteranno sintomi come linfonodi ingrossati, affaticamento, stanchezza, mal di testa e dolori muscolari. Potrebbero subentrare problemi come paralisi facciale, disturbi alle articolazioni, intorpidimento e formicolio alle braccia e alle gambe, problemi alla cute, al cuore e agli occhi.
- Terzo stadio (cronico), caratterizzato da sintomi articolari, neurologici, deterioramento cognitivo e disturbi cutanei.
Il trattamento della malattia di Lyme consiste in primo luogo nella somministrazione di antibiotici (amoxicillina e cicline) per un periodo di almeno tre settimane, e sarà maggiormente efficace se verrà somministrato in maniera tempestiva. La prevenzione di questa condizione consiste nell’eradicazione delle zecche e nell’adozione di misure protettive contro i morsi di zecca, soprattutto se avete in programma di fare un viaggio o una gita in dei luoghi a rischio.
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