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Questi lavori fanno male al cuore delle donne

Ecco quali sono i lavori che mettono a rischio la salute del cuore delle donne.

Questi lavori fanno male al cuore delle donne

Diversi studi hanno dimostrato che esiste un collegamento fra il lavoro svolto da una persona e il maggior rischio di soffrire di malattie cardiache o di altri problemi cardiovascolari. Possiamo in effetti affermare che alcuni tipi di lavoro sono associati a un maggior rischio di soffrire di malattie cardiache.

Un nuovo studio ha voluto analizzare ulteriormente la questione, e lo ha fatto esaminando le possibili associazioni tra lo stato di salute del cuore e le diverse occupazioni in un campione di più di 65.000 donne in menopausa con un’età media di 63 anni.

I ricercatori hanno scoperto che quasi il 13% delle donne prese in esame avevano una cattiva salute cardiovascolare, ed hanno anche scoperto che esiste un’associazione tra alcuni lavori specifici e il maggior rischio di soffrire di problemi cardiaci.

Questi lavori mettono a rischio la salute del cuore delle donne

Nello specifico sembra che le donne che svolgevano attività di assistenza sociale corrono il 36% in più del rischio di avere problemi cardiovascolari rispetto a quelle che svolgevano altre occupazioni, mentre cassiere e venditrici al dettaglio correvano un rischio maggiore del 33%. Infermieri, psichiatri e assistenti sanitari a domicilio correvano un rischio fino al 16% maggiore di sviluppare problemi cardiaci, e fra queste donne le infermiere erano quelle che correvano maggiori rischi (14%).

Fortunatamente dallo studio è emerso anche che alcuni lavori sono collegati a un minor rischio di soffrire di malattie cardiovascolari. Le donne che svolgono la professione di agente immobiliare e di agenti di vendita ad esempio correvano un rischio inferiore del 24% rispetto a quelle che svolgevano altri lavori, mentre gli assistenti amministrativi correvano un rischio inferiore dell’11%.

Alla luce di quanto emerso, i medici dovrebbero senza dubbio tenere in considerazione le occupazioni dei loro pazienti quando esaminano i rischi di problemi cardiovascolari.

via | MedicalNewsToday
Foto da Pixabay

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