
Un gruppo di ricercatori coordinato da Marcelo Nobrega, docente di genetica umana all’Università di Chicago, ha annunciato di aver identificato il vero gene dell’obesità. Il suo nome è IRX3 e come dimostrato dallo studio pubblicato lo scorso 12 marzo sull’edizione online di Nature è in grado di controllare sia la massa corporea, sia la composizione dell’organismo.
Dopo sofisticate analisi genetiche che hanno permesso di identificare IRX3 i ricercatori hanno modificato geneticamente dei topi per verificarne il ruolo. Ne è emerso che in assenza di questo gene i topi pesavano circa il 30% in meno. In particolare, la mancanza di IRX3 è stata associata a una riduzione del grasso anche se i topi non mangiavano di meno e non erano fisicamente più attivi. Non solo, quando questi stessi animali venivano alimentati con un mangime ad alto contenuto di grassi, in grado di far ingrassare i topi normali, il loro peso e i loro livelli di grasso non cambiavano rimanevano uguali a quelli osservati alimentando i topi con un mangime standard.
I ricercatori hanno scoperto anche che le cellule di grasso dei topi privi di IRX3 erano più piccole e che in questi animali aumentavano i livelli di grasso bruno, quello in grado di “bruciare” energie. Infine, i topi geneticamente modificati riuscivano a processare meglio il glucosio e quindi sembravano protetti dal rischio di diabete.
Questi topi sono magri
ha spiegato Chin-Chung Hui, docente di genetica molecolare all’Università di Toronto e coautore dello studio.
Perdono peso principalmente attraverso la perdita di grasso.
Ma qual è la funzione di questo gene? IRX3 codifica per una proteina che regola altri geni. Nobrega e collaboratori hanno scoperto che i topi in cui la sua attività è alterata a livello dell’ipotalamo – l’area del cervello che controlla i comportamenti alimentari e le spese energetiche – restano magri tanto quelli in cui il gene IRX3 manca contemporaneamente. L’ipotesi è che quindi che questo gene, che in realtà è espresso anche al di fuori del cervello, controlli la massa e la composizione corporea agendo nell’ipotalamo. In altre parole, la predisposizione genetica all’obesità sarebbe scritta nel cervello.
Probabilmente IRX3 è un regolatore principale dei programmi genetici delle cellule in cui è espresso
ha spiegato Nobrega.
Siamo interessati a quali sono i suoi bersagli e a cosa controllano. L’obiettivo è identificare i bersagli su cui IRX3 agisce che possa diventare modelli da bersagliare con i farmaci.
Via | EurekAlert!