Nuove evidenze scientifiche mettono in discussione l’uso del ghiaccio sul viso: rischi di irritazioni, peggioramento delle patologie cutanee
L’uso del ghiaccio sul viso è una pratica diffusa nella routine di bellezza, spesso consigliata per ridurre rossori, gonfiori o per dare sollievo dopo l’esposizione al sole. Tuttavia, secondo le più recenti indicazioni degli esperti dermatologi, questa abitudine potrebbe non essere così benefica come si crede, anzi, potrebbe addirittura danneggiare la pelle, peggiorandone lo stato nel tempo.
Il ghiaccio applicato direttamente sul viso provoca un improvviso shock termico nei tessuti cutanei. Questa brusca variazione di temperatura induce una vasocostrizione immediata, ovvero il restringimento temporaneo dei vasi sanguigni, con conseguente riduzione del flusso ematico nella zona trattata. Sebbene questo possa sembrare utile per diminuire gonfiore e arrossamenti in modo momentaneo, la realtà è che tale vaso costrizione non favorisce il processo di guarigione della pelle.
I dermatologi sottolineano come l’uso continuato del ghiaccio sul viso possa alterare la naturale capacità rigenerativa della pelle. Dopo l’applicazione, infatti, i vasi sanguigni tendono a dilatarsi rapidamente per compensare la precedente costrizione, provocando un effetto rebound che può aumentare rossori e irritazioni.
Quando il ghiaccio può peggiorare le patologie cutanee
L’utilizzo del ghiaccio non è sconsigliato solo per chi desidera un miglioramento estetico temporaneo, ma diventa particolarmente rischioso per chi soffre di patologie dermatologiche croniche come rosacea, eczema o dermatite atopica. In questi casi, l’esposizione a temperature estremamente basse può aggravare i sintomi e aumentare la sensibilità cutanea.

Molte persone mettono del ghiaccio sul viso, ma non fa sempre bene – (benessereblog.it)
Secondo gli ultimi studi clinici, l’impiego di impacchi freddi su pelli già infiammate o con alterazioni della barriera cutanea può provocare microlesioni e favorire l’insorgenza di fenomeni irritativi più gravi. L’effetto vasocostrittore, infatti, limita l’apporto di nutrienti e ossigeno essenziali per il normale funzionamento della pelle, rallentando i processi di riparazione e favorendo un peggioramento delle condizioni dermatologiche.
In luogo dell’applicazione diretta del ghiaccio, i dermatologi suggeriscono metodi più delicati e rispettosi dell’equilibrio cutaneo. L’uso di prodotti specifici con principi attivi lenitivi, come l’acido ialuronico, la niacinamide e gli estratti di camomilla o aloe vera, può contribuire a calmare rossori e infiammazioni senza provocare shock termici.
Inoltre, per chi desidera un effetto rinfrescante, è consigliabile utilizzare impacchi freddi avvolti in un panno morbido, evitando il contatto diretto tra ghiaccio e pelle. Questo accorgimento riduce il rischio di danni da freddo e favorisce una vasocostrizione più graduale e meno traumatica.
Gli esperti evidenziano anche l’importanza di mantenere una corretta idratazione e protezione solare, fondamentali per preservare la salute della barriera cutanea e prevenire fenomeni infiammatori. L’aggiornamento delle linee guida dermatologiche mette quindi in guardia da pratiche estetiche fai-da-te potenzialmente dannose, invitando a rivolgersi sempre a un professionista per consigli personalizzati e sicuri.

Non abusare del ghiaccio sul viso - (benessereblog.it)










