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Gonorrea: cause e cure

La gonorrea è una malattia che può essere trasmessa sessualmente. La causa scatenante dell’infezione è un batterio, detto Neisseria gonorrhoeae, che può infettare sia gli uomini che le donne. I rapporti sessuali, però, non sono la sola causa di contagio. La gonorrea può essere trasmessa anche da una mamma infetta a un bambino al momento del parto.

Gonorrea: cause e cure

Fonte immagine: Pixabay

La gonorrea è una delle malattie a trasmissione sessuale più comuni e diffuse al mondo. L’infezione è di origine batterica, e più esattamente è provocata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, capace di infettare tanto le vie uretrali maschili quanto quelle uro-genitali femminili.

Il batterio responsabile della malattia è in grado di riprodursi in ambienti caldo-umidi, per cui gli organi genitali dell’uomo e della donna rappresentano delle zone ideali per la sua proliferazione e diffusione.

Tuttavia, la gonorrea può colpire anche altre parti del corpo, come la gola, il retto, la bocca e, nei bambini, anche gli occhi.

I neonati possono contrarre la malattia al momento del parto, qualora la mamma dovesse risultare affetta da gonorrea senza esserne a conoscenza. Per questa ragione è fondamentale saper riconoscere i sintomi della gonorrea, sia nell’uomo che nella donna.

Quali sono i sintomi della gonorrea?

Cosa provoca la gonorrea? I sintomi della gonorrea maschile possono differire rispetto a quelli che si manifestano nella donna.

In gran parte dei casi, la malattia può risultare asintomatica, soprattutto nelle donne. Quando presenti, i disturbi che più spesso accompagnano l’infezione consistono in sintomi come:

  • Perdita di secrezioni spesse e di colore giallastro o verdognolo
  • Dolore durante la minzione
  • Bruciore
  • Sanguinamento tra un periodo mestruale e l’altro nella donna.

Per maggiori informazioni in merito alla gonorrea e ai disturbi che possono colpire genitali, ano, bocca e altre sedi, ti consigliamo di consultare l’articolo dedicato ai sintomi della malattia.

In questo articolo vedremo invece quali sono le cause della malattia, capiremo quali sono le situazioni che ci espongono a un maggiore rischio e vedremo come prevenire questa malattia dalle conseguenze talvolta spiacevoli.

Quali sono le cause della gonorrea?

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Sappiamo già che questa infezione è causata da un tipo di batterio, detto Neisseria gonorrhoeae, che può invadere gli organi genitali, sia maschili che femminili. Questi batteri si concentrano soprattutto nelle secrezioni maschili e nel fluido vaginale nella donna. Non è necessario che vi sia l’eiaculazione perché la malattia venga trasmessa da un soggetto a un altro.

Le modalità di contagio sono essenzialmente due: la gonorrea può infatti essere trasmessa attraverso rapporti sessuali tra partner di entrambi i sessi, oppure può essere trasmessa da una mamma infetta al proprio bambino, durante il passaggio di quest’ultimo nel canale del parto.

Vediamo come può avvenire il contagio, in entrambe queste situazioni.

Gonorrea: modalità di trasmissione sessuale

Dove si prende la gonorrea? Nella maggior parte dei casi, l’infezione viene trasmessa da un partner infetto durante un rapporto sessuale, che può essere sia vaginale che anale (dando origine alla cosiddetta “gonorrea anale”) o anche orale.

In quest’ultimo caso, i sintomi della gonorrea possono colpire la gola e la bocca, e si parlerà do gonorrea orale o alla gola.

Oltre che attraverso il rapporto sessuale in sé, la malattia può essere trasmessa anche attraverso la condivisione, sempre con un partner infetto, di vibratori o altri accessori sessuali non adeguatamente lavati e igienizzati. Tieni però a mente che i batteri non sopravvivono per molto tempo al di fuori del corpo.

I tempi di incubazione per la gonorrea possono essere molto variabili.

Nell’uomo, la malattia può iniziare a manifestarsi da 7 a 14 dopo il contagio, mentre spesso la donna tende a non presentare alcun sintomo. Ciò rende la diagnosi ancor più complessa e difficoltosa.

Contagio durante il parto

Esiste un’altra forma di contagio della malattia che non prevede alcun tipo di rapporto sessuale. Si tratta della trasmissione che può avvenire durante il parto, qualora la mamma dovesse contrarre la gonorrea in gravidanza.

Nel caso in cui la malattia non venisse adeguatamente trattata, il bambino potrebbe contrarre la gonorrea durante il passaggio attraverso il canale del parto.

Ciò può esporre il piccolo a una serie di rischi anche molto seri. La gonorrea nei neonati può infatti causare conseguenze agli occhi e alla vista (portando anche a cecità permanente), può colpire le articolazioni o causare una pericolosa infezione del sangue.

Per questa ragione è essenziale sottoporsi ai dovuti controlli in gravidanza, e parlare con il proprio medico qualora si dovessero notare sintomi tipici della gonorrea.

Cosa non causa la gonorrea?

Questa infezione batterica può essere trasmessa attraverso i rapporti sessuali, ma non tutti i tipi di intimità espongono una persona al rischio di contagio.

Non puoi contrarre la gonorrea attraverso baci, carezze e abbracci con il tuo partner, né puoi ammalarti condividendo cibo, posate, asciugamani o altri accessori.

Non corri il rischio di contagio se utilizzi la toilette dopo che ad usarla è stata una persona con la gonorrea, né – infine –  rischi il contagio attraverso le classiche goccioline emesse durante tosse e starnuti.

Diagnosi

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Se un uomo o una donna avvertono i sintomi della gonorrea, la prima cosa da fare sarà non ignorare il problema. Disturbi come secrezioni giallastre e dense, bruciore durante la minzione o dolore durante il rapporto sessuale, dovrebbero sempre metterci in allerta.

Prenota un appuntamento dal tuo medico o ginecologo anche se il tuo partner ha ricevuto una diagnosi di gonorrea, in quanto potrebbe aver trasmesso a te la malattia.

Per eseguire la diagnosi, sarà necessario sottoporsi a degli esami specifici. Verranno prelevati dei campioni da analizzare mediante tampone, da eseguire nelle parti colpite dall’infezione (gola, vagina, uretra, retto).

Sarà inoltre consigliato un test delle urine e altri esami per individuare il tipo di trattamento più adatto per la specifica situazione.

Gonorrea: cura

Gonorrea
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Sia nell’uomo che nella donna, la gonorrea viene trattata mediante la somministrazione di farmaci antibiotici (ceftriaxone).

Qualora il farmaco d’elezione non dovesse sortire l’effetto desiderato, si potrebbe passare a un altro tipo di terapia antibiotica.

Poiché i batteri responsabili della malattia stanno diventando sempre più resistenti ai trattamenti (a causa del crescente e preoccupante problema dell’antibiotico-resistenza), prima di stabilire il trattamento da adottare potrebbe essere eseguito l’antibiogramma, per individuare il tipo di antibiotico più adatto.

Quanti giorni dura la gonorrea?

Con il giusto trattamento, la malattia tende a guarire solitamente nell’arco di 2 settimane. Alla scomparsa dei sintomi, sarà importante non interrompere il trattamento, ma continuare a seguirlo per tutta la durata necessaria, che sarà indicata dal medico.

La malattia non da immunità, nel senso che, anche se in passato hai avuto la gonorrea, ciò non implica che non potrai infettarti nuovamente e infettare eventuali altri partner, qualora dovessi avere un rapporto sessuale con una persona infetta.

Prevenzione

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Banalmente, per poter prevenire il rischio di contagio sarebbe sufficiente astenersi dall’avere dei rapporti sessuali.

Se sei una persona sessualmente attiva, per evitare di contrarre questa malattia sarà necessario avere dei rapporti protetti, utilizzare il preservativo ed evitare di avere dei rapporti con partner occasionali o potenzialmente infetti.

Fonti

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