Benessereblog Alimentazione Frutta e verdura, sette porzioni al giorno sono meglio di cinque

Frutta e verdura, sette porzioni al giorno sono meglio di cinque

Se si vuole vivere più a lungo bisogna arricchire l'alimentazione di prodotti freschi dell'orto. Ecco lo studio che lo dimostra

Frutta e verdura, sette porzioni al giorno sono meglio di cinque

Frutta e verdura sono un vero e proprio concentrato di salute, ma quanta bisogna mangiarne per ottenere benefici significativi? In realtà il rischio di esagerare non esiste e tanta più se ne mangia, tanto meglio è, ma per chi vuole indicazioni più precise un aiuto arriva dalle pagine del Journal of Epidemiology & Community Health, dove i ricercatori dell’University College di Londra hanno pubblicato stime precise di quanto una porzione di frutta o di verdura riduca il rischio di morire per qualsiasi causa.

Sappiamo tutti che mangiare frutta e verdura è un’abitudine salutare

spiega Oyinlola Oyebode, primo nome dello studio

ma l’entità dell’effetto è strabiliante.

Analizzando le abitudini alimentari di oltre 65 mila individui Oyebode e colleghi hanno infatti scoperto che garantendosi almeno 7 porzioni di frutta e verdura fresca al giorno – 2 in più rispetto alle 5 tradizionalmente raccomandate dagli esperti – si può ridurre il rischio di morire per una qualsiasi causa addirittura del 42%. Più in particolare, livelli di consumo di questo tipo riducono del 25% il rischio di morire a causa di un cancro e del 31% quello di essere vittima di una malattia cardiaca.

Le persone non devono sentirsi scoraggiate da un obiettivo ambizioso come 7 porzioni

sottolinea Oyebode

Qualunque sia il punto di partenza, vale sempre la pena di mangiare più frutta e verdura. Nel nostro studio anche chi mangiava da 1 a 3 porzioni ha ridotto il rischio rispetto a chi ne mangiava meno di una.

Le analisi condotte hanno infatti dimostrato che rispetto al caso in cui il consumo di frutta e verdura sia inferiore a una porzione al giorno chi ne mangia da 1 a 3 porzioni riduce il rischio di morire per qualsiasi causa del 14%, chi se ne garantisce da 3 a 5 lo riduce del 19% e chi si aggira tra le 5 e le 7 porzioni lo taglia del 36%. Il tutto indipendentemente dall’età, dal sesso, dal fatto di essere o meno un fumatore, dall’estrazione sociale, dall’indice di massa corporea, dal livello di istruzione, dall’attività fisica svolta e dal consumo di alcolici.

Meglio la verdura fresca?

In base alle stime di Oyebode e colleghi una singola porzione di frutta o verdura fresca riduce del 16% il rischio di morire. L’effetto protettivo della verdura è però maggiore. Infatti se ogni porzione quotidiana di insalata riduce il rischio del 13%, un pari consumo di frutta si limita a un più modesto 4%. Meglio, quindi, preferire le verdure?

Il messaggio evidente è che tanta più frutta e verdura si mangia, tanto minore è la probabilità di morire a qualsiasi età

spiega Oyebode.

Le verdure esercitano un effetto maggiore rispetto alla frutta, ma anche la frutta continua a fare una concreta differenza. Se siete contenti di fare uno spuntino con carote o altre verdure è un’ottima scelta, ma se avete voglia di qualcosa di più dolce, anche una banana o qualsiasi altro frutto vi farà bene.

Restano invece esclusi i succhi di frutta, che non sembrano essere associati a benefici di questo tipo. La frutta sciroppata e quella surgelata sembrerebbero invece esercitare un effetto totalmente opposto, aumentando il rischio di decesso del 17% per ogni porzione inclusa nell’alimentazione quotidiana.

La maggior parte della frutta sciroppata contiene alti livelli di zuccheri e le varianti più economiche sono confezionate con lo sciroppo anziché con il succo di frutta

spiega Oyebode.

L’impatto negativo degli zuccheri sulla salute potrebbe tranquillamente superare qualsiasi beneficio.

Tuttavia, il fatto di aver preso in considerazione insieme la frutta sciroppata e quella surgelata non permette di trarre conclusioni definitive sulle ragioni alla base del loro effetto negativo in termini di sopravvivenza di chi le consuma.

Via | EurekAlert!

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