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Fili di Kirschner: 5 cose da sapere

I fili di Kirschner sono fili chirurgici semi rigidi che si usano in chirurgia traumatica ortopedica. Vengono fissati all'osso attraverso operazioni di chirurgia percutanea, in caso di traumi delle falangi, del carpo, del metacarpo o del polso. In particolare si usano per immobilizzare i frammenti di osso in caso di frattura scomposta o di distacco parcellare della falange.

Fili di Kirschner: 5 cose da sapere

I fili di Kirschner sono dei fili metallici semi rigidi che vengono impiegati dai chirurghi, in particolare in caso di interventi di chirurgia traumatica ortopedica. Servono per rendere immobili i frammenti di osso in caso di frattura scomposta o di distacco parcellare della falange. Scopriamo insieme cosa sono i fili di Kirschner e le cose da sapere sul loro utilizzo in sala operatoria.

A cosa servono i Fili di Kirschner

I fili di Kirschner sono fili chirurgici semi rigidi che si usano in chirurgia traumatica ortopedica. Vengono fissati all’osso attraverso operazioni di chirurgia percutanea, senza incisioni, usando piccoli fori sulla pelle nei quali viene inserito il filo. Servono a immobilizzare frammenti di osso in caso di frattura scomposta o distacco parcellare della falange. La tecnica si usa in caso di traumi delle falangi, del carpo, del metacarpo o del polso.

Si tratta di un metodo meno invasivo di altri, che consente alla frattura di guarire meglio, con maggiore precisione e con più rapidità. Il chirurgo prima riduce la frattura, poi utilizza i fili per tenere immobile la frattura e darle stabilità. Da un lato questi fili hanno una punta per perforare l’osso. A volte i fili vengono impiegati solo durante l’intervento e vengono rimossi dopo l’operazione, quando la frattura viene stabilizzata con una placca.

Quanto tempo bisogna tenere i Fili di Kirschner

I fili si usano per fare in modo che l’osso rimanga fermo al suo posto durante la guarigione, dopo l’intervento da parte di un chirurgo specializzato. Dopo l’intervento, il paziente viene invitato a presentarsi a una visita di controllo con radiografia: di solito si prenota una settimana dopo l’operazione.

I fili rimangono nell’osso fino alla totale guarigione della frattura. Si possono rimuovere solo dopo 5 settimane o quando il chirurgo dà il via libera. Ogni paziente è una storia a sé e le tempistiche di rimozione potrebbero cambiare a seconda del trauma subito, delle indicazioni seguite, dei tempi di ripresa di ogni persona. Vengono rimossi attraverso i fori praticati per l’inserimento, di nuovo con un intervento di day surgery con una piccola sedazione.

I Fili di Kirschner si possono spostare?

Lo spostamento di questi fili chirurgici è molto frequente. Per questo motivo si esegue una radiografia a una settimana dall’intervento, da portare in occasione della prima visita di controllo. Il chirurgo potrà così capire se e come si sono spostati i fili. E, soprattutto, se ne è conseguito uno spostamento della frattura. Di solito se ne mettono più del necessario, proprio per evitare che uno spostamento possa rendere più lunga e più difficile la guarigione della frattura.

fili di Kirschner

Quando si toglie il filo di Kirschner?

Di solito, il filo di Kirschner si toglie a completa guarigione della frattura e quasi mai prima. Spetta al chirurgo decidere le tempistiche di rimozione. Di solito si aspettano 5 settimane, ma i tempi possono essere più corti o più lunghi. Inoltre, potrebbe essere necessario togliere prima del dovuto quelli che si sono spostati durante il periodo di guarigione, per evitare che possano penetrare all’interno della cute e rendere difficile l’estrazione. Sono fatti in un materiale che si può facilmente piegare con una forza importante.

Come si estrae il filo di Kirschner?

Per rimuovere i fili K. si può ricorrere anche a un’estesa locale per far sentire meno dolore. Si usano gli stessi punti di ingresso, così anche l’estrazione sarà poco invasivo e poco dolorosa. Ovviamente, l’estrazione va eseguita solo ed esclusivamente in ospedale o in ambulatorio da un chirurgo o da un infermiere specializzato in chirurgia.

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