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Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato l’intenzione di recepire la direttiva europea in tema di fecondazione eterologa alla fine del mese.
Dopo il 28 luglio sarò pronta a presentare in Parlamento il recepimento per la direttiva europea e le norme per le nuove linee guida
ha affermato il Ministro a lato dell’assemblea pubblica 2014 di Farmindustria.
Tutti chiedono di fare presto
ha aggiunto Lorenzin
ma dovrebbero invece chiedere di fare bene, perché il fine è tutelare la salute di pazienti e nascituri, e bisogna anche far tesoro della esperienza maturata in altri Paesi europei.
L’applicazione delle procedure per la fecondazione eterologa è indispensabile dopo la bocciatura del divieto contenuto nella Legge 40 da parte della Costituzionale.
La vicenda
Il divieto di fecondazione eterologa sancito dalla Legge n. 40 del 19 febbraio 2004 è ufficialmente decaduto nello scorso mese di aprile, quando la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dei commi degli articoli 4, 9 e 3 e 12 relativi al divieto di fecondazione eterologa medicalmente assistita.
Alla diffusione della notizia è seguito un dibattito su quanto l’Italia sia pronta ad affrontare le conseguenze della sentenza. Secondo alcuni, infatti, il Paese si troverebbe ad avere a che fare con un vuoto normativo che coinvolgerebbe anche gli aspetti tecnici della fecondazione eterologa. Altre voci hanno invece sostenuto sin dall’inizio che le norme attuali sono già sufficienti a regolamentare la situazione e che, anzi, l’eliminazione del divieto da parte è stato possibile proprio perché la stessa Legge 40 e i decreti 191 del 2007 e 16 del 2010 in materia di donazioni di organi sono già in grado di regolamentare la fecondazione eterologa.
Nel frattempo le associazioni Hera Onlus di Catania, SOS Infertilità Onlus di Milano e Cittadinanzattiva hanno messo a punto un vademecum sulla donazione dei gameti. Le stesse associazioni hanno poi presentato ufficialmente l’Aidagg, l’Associazione altruistica e gratuita di donazione dei gameti che si occuperà di “promuovere, facilitare ed agevolare la donazione gratuita ed altruistica di gameti per la riproduzione umana particolarmente fra la popolazione fertile”.
- Aggiornamento dell’8 luglio.
La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) vede con favore l’impegno del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e del suo team di esperti, nella revisione della legge sulla procreazione medica assistita.
Ad affermarlo è Paolo Scollo, presidente SIGO, aggiungendo:
Auspichiamo che al più presto molte delle domande aperte dalla Corte Costituzionale, della scorsa primavera, trovino adeguata risposta. E noi siamo pronti a fare la nostra parte.
E’ necessario
conclude l’esperto
recuperare quanto prima il gap che l’Italia nei confronti di altri Paesi Europei in tema di fecondazione assistita.
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Via | Ansa – Regione Autonoma Valle d’Aosta; Asca