Benessereblog Salute Eutanasia e testamento biologico: qual è la differenza

Eutanasia e testamento biologico: qual è la differenza

Esiste una differenza tra l’eutanasia e il testamento biologico? Che cos’è invece il suicidio assistito?

Eutanasia e testamento biologico: qual è la differenza

In questo periodo si parla spesso di eutanasia e di testamento biologico. Molto spesso si utilizzano questi due termini come sinonimi per indicare il fine-vita. In realtà sono due cose differenti, nonostante in entrambi i casi ci sia la volontà dei pazienti di porre fine alla propria vita.

L’eutanasia può essere attiva o passiva e in entrambi i casi è la morte di un paziente, per sua stessa volontà, attraverso l’assistenza medica. Si parla di eutanasia attiva quando il paziente, in fase terminale o comunque senza possibilità di guarire, chiede che venga posta fine alla sua vita. È invece passiva se invece si sospendono i trattamenti necessari per mantenere in vita i pazienti. Avviene come sedazione profonda con antidolorifici potenti che agiscono sul cuore.

È diverso il testamento biologico (detto anche biotestamento, direttive anticipate o DAT), che consiste in una dichiarazione in vita. È un vero e proprio atto legale. È una dichiarazione durante cui il paziente, ancora in salute e nel pieno delle proprie facoltà mentali, dichiara a quali trattamenti sanitari vuole sottoporsi e quali invece rifiutare, soprattutto in caso di malattia terminale o incidente. È contro quello che viene definito accanimento terapeutico.

Esiste poi anche il suicidio assistito. In questo caso il paziente muore con un aiuto medico, che però non somministra personalmente i farmaci ma il malato li assume da solo. Le sostanze prescritte portano a rapido addormentamento.

Le informazioni riportate su Benessereblog sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Quale attività fisica può praticare chi soffre di ernia del disco?
Fitness

L’ernia del disco viene definita come una fuoriuscita di materiale discale dai normali margini dello spazio del disco intervertebrale, che determina la comparsa di dolore, disturbi sensitivi e motori. Chi soffre di questo disturbo deve sapere che la migliore prevenzione delle alterazioni posturali del rachide è il movimento. Ma quale attività fisica può praticare in sicurezza chi soffre di questo disturbo? Lo abbiamo chiesto ad un ortopedico: ecco cosa ci ha detto.