
Volete saperne di più sul melanoma? Oggi potrebbe essere l’occasione giusta per informarsi: fino alle 18 sarà possibile chiamare il numero verde 800 591309 per entrare in contatto con il centro dermatologico più vicino e ricevere le risposte di uno specialista a tutte le vostre domande sulla corretta prevenzione e la diagnosi precoce sia di questo, sia di altri tumori della pelle.
L’occasione è data dalla SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, che proprio nella giornata odierna promuove l’Euromelanoma Day 2013, la campagna di informazione europea sul melanoma e sulle altre forme tumorali che possono colpire la pelle.
Tutti i numeri del melanoma
In termini di mortalità il melanoma è il tumore maligno più aggressivo fra tutte le forme di cancro che colpiscono la pelle. Colpisce soprattutto gli individui di pelle bianca di età compresa tra i 40 e i 60 anni e in Italia se ne registrano ogni anno circa 14 nuovi casi ogni 100 mila uomini e più di 13 casi ogni 100 mila donne.
La probabilità di sopravvivere a questo tipo di tumore 5 anni dopo la diagnosi è dell’81% e dipende strettamente dallo stadio di avanzamento del melanoma. Proprio per questo la diagnosi precoce è fondamentale.
Le persone a rischio dovrebbero sottoporsi ad una visita dermatologica almeno una volta all’anno o, comunque, quando notano cambiamenti di colore, forma o dimensione in un neo o la comparsa di un nuovo neo.
Secondo gli esperti è invece sbagliato affidarsi eccessivamente alle sempre più numerose App pensate per autodiagnosticare il melanoma. Il loro funzionamento si basa su un ampio archivio di immagini di nei e sull’uso di algoritmi avanzati per calcolare la probabilità che un neo corrisponda ad un melanoma. Un recente studio ha però dimostrato che in 3 casi su 4 questi strumenti hi-tech classificano come non rilevante il 30%dei melanomi esaminati. Per questo affidarsi unicamente a questi strumenti potrebbe ritardare una diagnosi tempestiva.
Ciò non significa che queste App siano da condannare a priori. Restano, infatti, uno strumento di informazione valido e possono anche aiutare a migliorare la comunicazione fra medico e paziente.
Via e Foto | SIDeMaST