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Escherichia coli nelle urine: sintomi e cure

La presenza di Escherichia coli nelle urine è un problema frequente nelle donne: scopri quali sono i sintomi e come affrontare la situazione

Escherichia coli nelle urine: sintomi e cure

Fonte immagine: Pixabay

La presenza di Escherichia coli nelle urine è un problema piuttosto comune, che tende a interessare in particolar modo le donne. Di solito, all’interno delle urine non dovrebbero trovarsi dei batteri. Talvolta, però, può accadere che venga individuata la presenza di microrganismi potenzialmente nocivi e pericolosi, come l’Escherichia coli per l’appunto. Con questo termine, si indica un gruppo di batteri Gram-negativi che si trovano normalmente nell’intestino.

In questa sede, l’Escherichia coli (E. Coli) non comporta alcun danno, ma fa anzi parte della flora batterica intestinale.

Le cose sono ben diverse, però, quando l’Escherichia coli viene individuato nell’urina. Alcuni ceppi di questa grande famiglia di batteri (i cosiddetti ceppi uropatogeni) possono infatti determinare lo sviluppo di infezioni delle vie urinarie, con sintomi molto fastidiosi ed effetti talvolta anche gravi.

Tali infezioni si sviluppano quando i batteri, una volta introdottisi attraverso l’uretra (generalmente tramite il breve tratto di pelle che unisce l’ano ai genitali), si moltiplicano, provocando i classici sintomi della cistite, come una maggiore urgenza nella minzione, prurito e altri fastidi.

Si ritiene che l’E. Coli sia responsabile del 70-95% dei casi di infezioni delle vie urinarie.

Cause e modalità di trasmissione

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Ma come si trasmette l’escherichia coli? La contaminazione o trasmissione può avvenire, come anticipato, mediante il passaggio dei ceppi dell’Escherichia coli, che dall’intestino raggiungono le vie urinarie.

Ciò può accadere, ad esempio, durante dei rapporti sessuali non protetti o a causa di una igienizzazione impropria delle parti intime (ovvero quando si pulisce da dietro verso avanti, trasportando batteri e materiale fecale dall’ano all’uretra).

Anche in gravidanza l’Escherichia coli rappresenta un problema piuttosto ricorrente. Il motivo è spesso legato ai cambiamenti ormonali, che possono creare terreno fertile per lo sviluppo di alcuni batteri, ma può essere dovuto anche alla dimensione del feto, che può in qualche modo alterare la posizione della vescica, favorendo quindi l’ingresso dei batteri nell’uretra.

Come ti abbiamo anticipato, a correre maggiori rischi di infezioni da Escherichia coli sono generalmente le donne. La ragione risiede proprio nella struttura anatomica. Lo sbocco esterno dell’uretra, infatti, si trova proprio vicino all’ano e alla vagina, due zone spesso popolate da molti batteri. Proprio questa “scomoda” vicinanza comporta un maggior rischio di colonizzazione da parte dei batteri.

Anche altri fattori, come l’uso del catetere o di altri dispositivi, potrebbero comportare una più alta probabilità di sviluppare delle infezioni.

Escherichia coli nelle urine: sintomi

Abbiamo visto “come si prende” l’escherichia coli nelle urine, ma quali sono i sintomi della presenza di questo batterio? Non sempre, in realtà, l’escherichia coli causa dei sintomi. In molti casi la presenza può passare del tutto inosservata, ed essere individuata solo attraverso dei normali esami di controllo.

Si parla, in tal caso, di batteriuria asintomatica, una circostanza che solo di rado può risultare preoccupante per la salute, sebbene non vada naturalmente sottovalutata né ignorata.

In altri casi, l’Escherichia coli causa disturbi molto fastidiosi, che richiedono un approccio farmacologico su misura. In questo caso si parla di cistite, condizione che consiste essenzialmente in un’infiammazione della vescica, e che comporta l’improvvisa insorgenza di diversi sintomi.

Fra i più comuni si segnalano:

  • Necessità di urinare più frequentemente, ma con una scarsa produzione di urina
  • Difficoltà a urinare nonostante lo stimolo
  • Dolore durante la minzione
  • Dolore nella zona pelvica e nella zona lombare
  • Urina di colore scuro e/o torbido e maleodorante
  • Presenza di sangue nell’urina (ematuria)
  • Prurito durante la minzione.

In alcuni casi, se non riconosciuta né trattata in maniera appropriata, l’infezione può diffondersi fino ai reni, provocando sintomi più gravi e conseguenze talvolta molto serie. Fra i sintomi che permettono di riconoscere un’infezione di più grave entità vi sono:

  • Febbre alta con brividi
  • Nausea e vomito
  • Dolore lombare e dolore al torace.

Quando l’escherichia coli è pericolosa?

La presenza di escherichia coli nelle urine si rivela particolarmente pericolosa quando la malattia si diffonde in altri organi, come ad esempio i reni.

Ma di escherichia coli si muore? Come abbiamo anticipato, in realtà il termine E. Coli racchiude una grande famiglia di ceppi, alcuni dei quali possono risultare temibili e seriamente pericolosi persino per la vita del paziente.

È questo il caso, ad esempio, degli E. coli enterotossici, alcuni dei quali (i ceppi STEC) possono produrre una tossina che provoca una grave forma di diarrea. La condizione tende a colpire in modo più pesante anziani e bambini, e può portare allo sviluppo di una complicanza nota come Sindrome emolitico uremica (SEU), che può causare gravi danni ai reni e anemia, e che potrebbe rivelarsi fatale.

Diagnosi e trattamento

Escherichia coli nelle urine
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Per appurare la presenza di escherichia coli nelle urine è sufficiente sottoporsi a un normale test delle urine. Questo esame andrebbe eseguito regolarmente, nell’ambito degli esami di controllo e di routine. A maggior ragione, il test dovrebbe essere eseguito in presenza dei già citati sintomi della cistite.

Se dalle analisi dovesse emergere la presenza di escherichia coli nelle urine, sarà possibile eseguire un antibiogramma, che permetterà di stabilire quale sia l’antibiotico più adatto per debellare questo determinato batterio.

Escherichia coli nelle urine: cura

Come eliminare il batterio escherichia coli? La scelta del trattamento dipenderà essenzialmente dalla situazione specifica e dai risultati che emergeranno dall’antibiogramma. Nelle forme asintomatiche, spesso non è necessario alcun trattamento, purché la presenza di batteri nelle urine venga monitorata regolarmente.

Quando presenti, i sintomi della cistite vengono trattati con appositi antibiotici contro l’Escherichia coli.

In attesa della cura più adeguata e durante il trattamento, sarà opportuno bere molta acqua, in modo da favorire l’eliminazione dei batteri attraverso l’urina.

Bada bene, è molto importante seguire attentamente le istruzioni del medico, in modo da debellare definitivamente l’Escherichia coli e favorire una completa guarigione.

Ciò vuol dire che la terapia dovrà essere portata a termine anche dopo l’iniziale remissione dei sintomi. Una cura incompleta, infatti, potrebbe rendere i batteri più resistenti agli antibiotici, aggravando quello che già rappresenta uno dei più grandi problemi della medicina moderna, ovvero la resistenza batterica agli antibiotici.

In più, tieni a mente che delle infezioni alle vie urinarie non adeguatamente trattate possono mettere a rischio la salute dei reni, in quanto i batteri possono progredire verso questi organi, causando danni molto seri.

Fermenti lattici contro Escherichia coli

Durante il trattamento con antibiotici, il medico potrebbe raccomandare l’assunzione di fermenti lattici vivi per riequilibrare la flora batterica intestinale e ripristinare il benessere delle vie urinarie. Prima di avvalersi di questi prodotti, come sempre, sarà però opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante.

Infezioni ricorrenti alle vie urinarie da Escherichia coli

Quando le infezioni si presentano con una certa frequenza, è necessario sottoporre il problema all’attenzione del medico. Quest’ultimo cercherà di identificare la causa del fenomeno, che potrebbe risiedere in alcuni difetti anatomici delle vie urinarie o anche nella possibile presenza di patologie sottostanti, come il diabete.

Infezione da Escherichia coli: come evitarle?

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Per evitare questo o altri tipi di infezioni delle vie urinarie, è necessario mettere in pratica poche ma essenziali regole di igiene. In particolar modo, sarà importante:

  • Mantenere una corretta igiene intima prima e dopo i rapporti sessuali. Dopo il rapporto, è consigliabile urinare.
  • Andare in bagno quando si avverte lo stimolo, senza trattenere la pipì e svuotando completamente la vescica, senza avere fretta
  • Bere abbondanti quantità di acqua ogni giorno, soprattutto lontano dai pasti
  • Evitare di indossare biancheria intima troppo stretta o realizzata con un tessuto non traspirante.

Se avverti i sintomi di una possibile infezione delle vie urinarie, consulta il medico e sottoponiti ai dovuti controlli medici.

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