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Dieta, dimagrire aumenta il rischio di depressione?

Fare dieta potrebbe aumentare il rischio di depressione? Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.

Dieta, dimagrire aumenta il rischio di depressione?

Quello dell’obesità è un problema che va senza dubbio curato nella maniera più adeguata, ma per stare bene, bisogna pensare sia all’aspetto fisico che a quello psicologico, senza trascurare eventuali sintomi di depressione. Ebbene, stando a quanto emerso da una recente ricerca, sembrerebbe che la perdita di peso non sempre rende felici le persone. Talvolta chi riesce a dimagrire si ritrova infatti a correre il doppio del rischio di sentirsi triste, solo e letargico, rispetto invece a coloro che sono rimasti dello stesso peso o che addirittura sono ingrassati.

Prima di parlare dello studio, vogliamo però premettere che la soluzione per evitare di soffrire di depressione non è di certo quella di sottovalutare il proprio problema di sovrappeso o di obesità, ma piuttosto quella di analizzare le ragioni che possono portare ad avvertire sintomi depressivi, e riuscire ad analizzare e quindi curare il problema in maniera efficace.

Detto questo, stando a quanto emerso dalla ricerca condotta dai membri dell’University College di Londra, sembra che alla base del problema vi siano più fattori, come ad esempio il fatto che spesso le pubblicità che invogliano a seguire delle diete ci portano a credere che, perdendo quei tanto odiati chili di troppo, la nostra vita migliorerà radicalmente (di fatto si tratta di aspettative irrealistiche, visto che i gran parte dei problemi rimarranno ancora li, pronti per essere affrontati), o ancora il fatto che il seguire una dieta è senza dubbio faticoso, e questo ci porta a sentirci spesso piuttosto demoralizzati.

La ricerca in questione, pubblicata sulla rivista PLoS ONE, è stata condotta su un campione di 2000 uomini di età superiore ai 50 anni e con problemi di sovrappeso o di obesità. Tutti i partecipanti sono stati pesati all’inizio dello studio, e sono stati interrogati in merito al loro stato d’animo, se si sentivano dunque tristi, svogliati, depressi e così via. Quattro anni più tardi, circa il 14% dei volontari aveva perso almeno il 5% del proprio peso corporeo, la pressione sanguigna e i livelli di grassi nocivi nel sangue erano scesi, ma lo stesso valeva anche per il loro umore.

Coloro che avevano perso peso correvano il 78% di probabilità in più di avere sintomi di depressione rispetto a coloro che invece non erano dimagriti, e questi problemi di umore non sarebbero spiegabili, da parte dei partecipanti, con problemi come una malattia grave, un lutto in famiglia, o altri eventi di vario genere.

Dal canto suo, una delle autrici della ricerca, Sarah Jackson, ha sottolineato:

Noi non vogliamo scoraggiare nessuno dal tentare di perdere peso, cosa che porta dei benefici fisici enormi, ma la gente non deve aspettarsi che la perdita di peso possa migliorare all’istante tutti gli aspetti della propria vita. […] Un sacco di persone vogliono perdere peso sperando che questo risolverà tutti i loro problemi, ma mentre ciò farà senza dubbio bene alla loro salute, non potrà necessariamente renderli più felici a breve termine.

Qualunque sia il motivo che porta le persone che perdono peso, a correre anche maggiori rischi di soffrire di depressione, è bene non demoralizzarsi, parlarne apertamente con il proprio dietologo, e riuscire a trovare una soluzione per risolvere questo problema.

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via | DailyMail

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