Benessereblog Salute Cos’è la resistenza agli antibiotici: 8 cose da sapere

Cos’è la resistenza agli antibiotici: 8 cose da sapere

Sapete cosa si intende con il termine resistenza agli antibiotici? Ecco tutte le cose da sapere.

Cos’è la resistenza agli antibiotici: 8 cose da sapere

Resistenza agli antibiotici – La resistenza agli antibiotici, lo dice il nome stesso, è la capacità che alcuni batteri hanno di resistere all’azione degli antibiotici. Quando un antibiotico non funziona, non è perché l’uomo o gli animali sono diventati resistenti a quell’antibiotico: sono i batteri ad esserlo diventati. Questo sono le otto cose che lo Spallanzani ci ricorda che dobbiamo sapere sulla resistenza agli antibiotici:

  1. gli animali vengono normalmente curati con gli antibiotici e quindi anche loro possono trasportare batteri resistenti agli antibiotici
  2. anche gli ortaggi possono ospitare batteri resistenti agli antibiotici: arrivano tramite il letame usato per concimarli
  3. i batteri resistenti agli antibiotici possono arrivare all’uomo sia tramite il cibo che tramite gli animali
  4. gli antibiotici vengono usati per curare le infezioni batteriche. Solo che visto che come meccanismo di difesa i batteri possono diventare resistenti agli antibiotici ecco che tali batteri possono trasmettersi da persona a persona
  5. negli ospedali i pazienti trattati con antibiotici a cui i batteri diventano resistenti possono trasmettere tali batteri resistenti tramite mani non lavate e oggetti contaminati
  6. questi pazienti possono trasmettere tali batteri anche una volta dimessi dall’ospedale se non osservano le basilari norme igieniche
  7. pensate che anche i turisti possono veicolare questi batteri: se vengono ricoverati in ospedali di paesi dove c’è una forte componente di resistenza agli antibiotici, possono introdurre questi batteri anche nel loro paese di origine
  8. inoltre anche i turisti non ricoverati in ospedali possono introdurre nel proprio paese di origine questi batteri resistenti se vengono a contatto con cibi o oggetti contaminati

Qui potete vedere l’infografica creata dalla pagina Facebook dello Spallanzani:

Via | Pagina Facebook Spallanzani

Foto | niaid

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