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Infezione da tatuaggio: sintomi e cosa fare

Ecco come fare a capire se un tatuaggio è infetto e come comportarsi in presenza di un'eventuale infezione.

Infezione da tatuaggio: sintomi e cosa fare

Come fare a capire se un tatuaggio è infetto? Se avete diversi tattoo, di certo saprete bene che un effetto collaterale abbastanza comune associato ai tatuaggi è rappresentato da una leggera infiammazione.  Tuttavia in alcuni casi, dopo aver fatto un nuovo tatuaggio, potrebbe svilupparsi anche un’infezione. I tatuaggi che causano gravi sintomi o dolore che dura per più di pochi giorni o settimane potrebbero essere infetti, e richiederanno quindi delle cure mediche specifiche.

Se eseguiti in modo corretto e prestando la massima attenzione alle norme igieniche, i tatuaggi non dovrebbero provocare alcun tipo di infezione, ma dovrebbero causare solo prurito, lieve dolore e arrossamento, tutti sintomi che dureranno per pochi giorni.

Man mano che il tatuaggio guarirà, tali sintomi tenderanno a sparire, lasciando al massimo una sensazione di prurito.

Tatuaggio infetto: sintomi

Come abbiamo detto, in alcuni casi il tatuaggio può però causare delle infezioni, in particolar modo nelle persone che hanno il sistema immunitario particolarmente indebolito o in coloro che soffrono di allergie a inchiostri, pigmenti e ai coloranti. Ma come fare a riconoscere un tatuaggio infetto? In caso di infezione il soggetto noterà sintomi come:

  • Febbre
  • Dolore, rossore e gonfiore prolungato o grave
  • Piaghe che rilasciano liquido denso, di colore bianco o giallo
  • Dolori muscolari che possono colpire tutto il corpo
  • Sensazione di sete eccessiva
  • Ferite arrossate, dure e gonfie
  • Diarrea
  • Nausea
  • Sensazione di vomito

Tatuaggi infetti: cause e trattamento

Fra le più frequenti cause vi sono le infezioni batteriche e quelle virali. Perchè non si corra il rischio di un’infezione, è fondamentale che il tatuaggio venga realizzato in ambienti puliti, e che il tatuatore utilizzi delle attrezzature sterilizzate e degli aghi monouso. in caso contrario, rischio di andare incontro a un’infezione è molto alto. Per questa ragione è estremamente importante che scegliate un tatuatore che garantisca le dovute norme igieniche. Detto ciò, in caso di tatuaggio infetto, creme, unguenti o antibiotici potrebbero rappresentare la prima linea di trattamento raccomandata, ma se la situazione dovesse aggravarsi, come nel caso di infezioni virali ad esempio, sarà opportuno eseguire degli esami più approfonditi, in modo da poter stabilire quale sia il trattamento medico più adeguato.

Nuovo tatuaggio: come prendersene cura

Se vi siete fatte fare da poco un tatuaggio, di certo il vostro tatuatore di fiducia vi avrà dato qualche consiglio per evitare che il nuovo tattoo possa rovinarsi o che possano insorgere delle infezioni. In tal caso, la prima cosa da fare sarà senza dubbio seguire i suoi consigli. Detto ciò, in linea generale è importante ricordare che l’igiene, soprattutto in questa prima fase, è assolutamente fondamentale. Dopo aver rimosso la pellicola applicata dal tatuatore sarà dunque importante mantenere sempre perfettamente pulita la zona interessata.

Cercate di toccare la parte sempre e solo con le mani ben pulite e asciutte, ed applicate regolarmente la crema idratante che vi avrà consigliato il tatuatore, ricordando – anche in questo caso – di mantenere la zona perfettamente asciutta.

Durante le prime 6 settimane bisognerà inoltre evitare di immergere il tattoo in acqua. Evitate di grattare le croste che si formeranno, anche se dovessero prudere molto (effetto che potreste avvertire anche alcune settimane dopo la realizzazione del tattoo). Per ridurre il fastidio potreste applicare della crema idratante sulla zona.

Se doveste notare sintomi anomali (come quelli che vi abbiamo segnalato in alto), non esitate a chiedere un consulto al vostro medico per evitare che la situazione possa aggravarsi.

via | MedicalNewsToday

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