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Cereali a basso contenuto di carboidrati: quali sono e i valori nutrizionali

Ci sono cerali poveri in carboidrati, che possiamo assumere con moderazione anche se siamo a dieta. Ecco gli amici della salute.

Cereali a basso contenuto di carboidrati: quali sono e i valori nutrizionali

Seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati, significa avere un menù settimanale povero di glucidi: gli zuccheri non andrebbero mai eliminati del tutto, ma a volte è importante ridurli. In generale, chi segue questo tipo di regime, normalmente taglia drasticamente l’assunzione dei cereali. Il perché non è difficile da capire, vista la loro tabella nutrizionale.

Il frumento, molto usato nella nostra cucina, conta ben 62,50gr di saccaridi ogni 100gr di prodotto, mentre il riso bianco arriva anche ad 80. Il farro, ultimamente molto gettonato per la quantità di proteine maggiore del grano, lo supera però nella quantità di carboidrati, quasi 70gr ogni etto. E non parliamo poi del mais, 75gr di glucidi ogni 100gr di prodotto.

Ma esistono cereali validi alleati della dieta e anche della salute, dove il contenuto in glucidi ogni 100 grammi non è povero, ma le quantità da assumere per saziarsi sono ridotte. In più, molti di questi vantano anche più fibre e proteine del classico frumento, che rendono l’assorbimento dei saccaridi più lento. Il che significa che hanno una minore incidenza sulla glicemia.

Cereali a basso contenuto di carboidrati: quali sono

In questa magica lista non possiamo non mettere l’avena che, ragionando non per etto ma per porzione, ha un peso in carboidrati netti pari a 21gr. In più, per la stessa quantità, vanta anche 8gr di fibre ed è anche buona fonte di manganese e fosforo.

Uno pseudocereale che non dovrebbe mancare nella dispensa è poi la quinoa, l’unico alimento vegetale a contenere tutti e nove aminoacidi essenziali per l’organismo. È anche una buona fonte di proteine e per una porzione di quinoa cotta, il peso glucidico è di circa 35 grammi.

Da non dimenticare anche il miglio, ricco in sali minerali quali fosforo, calcio e magnesio, ma soprattutto fonte di fibre e polifenoli. In questo caso per porzione siamo sui 40gr circa di carboidrati netti. Se invece ci piace il riso, quello selvatico è di certo il miglior tipo in circolazione.

Contiene zinco, vitamina B6 e folati, ma è anche relativamente povero di glucidi, visto che per una porzione di riso selvatico cotto ci aggiriamo sui 32 grammi di carboidrati netti. Un pochino più ricco di saccaridi è invece l’orzo cotto, 42 grammi circa per porzione, ma questo cereale è anche fonte di fibre e minerali, come magnesio, selenio e rame.

Come detto, non esistono cereali con pochi carboidrati in assoluto, ma questa selezione ci fa capire come scegliere i prodotti giusti e consumarli nelle giuste quantità possa venire incontro anche alle esigenze ipoglucidiche. Senza patire la fame e senza far soffrire il palato. Che non guasta.

Foto | Pixabay

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