Benessereblog Salute Cellule staminali: cosa sono, quali tipi esistono e quali sono le differenze?

Cellule staminali: cosa sono, quali tipi esistono e quali sono le differenze?

Quali sono i tipi di differenziazione delle cellule staminali e perché: vediamo in breve le tipologie e l'utilizzo.

Cellule staminali: cosa sono, quali tipi esistono e quali sono le differenze?

In questi giorni le news mediche che vi forniamo sono strapiene di informazioni sul metodo Stamina, il nuovo protocollo di cura recentemente approvato dal Parlamento Italiano per una sperimentazione su larga scala, che ha dato àdito a polemiche e numerosi dibattiti. Nell’ambito delle cellule staminali utilizzate nella terapia in via sperimentale, bisogna però cercare di fare un poco di chiarezza per capire al meglio cosa siano, quanti tipi esistano e quali siano le varie differenze tra le varie tipologie di cellule staminali.

Va specificato che la classificazione di queste cellule può essere essa stessa suddivisa in due diverse tipologie, a seconda che vengano listate per potenza e la potenzialità di differenziarsi nei vari tipi, oppure che vengano considerate in base alla loro sorgente di derivazione. Nella prima classificazione, troviamo cinque tipologie differenti di cellule staminali suddivise in base alla loro capacità di produrre linee di cellule diverse:

  • totipotenza: le cellule staminali possono generare un organismo completo
  • pluripotenza: le cellule staminali si specializzano in qualsiasi tipo di cellula
  • multipotenza: le staminali possono sviluppare soltanto alcuni tipi di cellule, legate ad una funzione tissutale specifica
  • oligopotenza: come per la multipotenza, ma ancora più ristretta e specifica.
  • unipotenza: le cellule staminali possono riprodurre solo un tipo di cellule specifiche.

Sulla differenziazione a partire dalle origini delle cellule staminali, troviamo invece molte più tipologie:

  • amniotiche: ottenute per amniocentesi dal liquido amniotico, sono molto simili alle cellule staminali embrionali e sono utili quando applicate a patologie quali diabete, malattie neurodegenerative, oppure nei campi della chirurgia ricostruttiva e per i problemi alla vista.
  • da villi coriali: sono utilizzate per le loro capacità ripoduttive, avendo ottima stabilità e fornendo rigenerazione, vengono prelevate per villocentesi.
  • dal sangue del cordone ombelicale: utili nel trattamento delle malattie del sangue, specialmente per i bambini, vengono prelevate dal cordone ombelicale al momento della nascita.
  • adulte: presenti negli uomini adulti, sono cellule non specializzate che si riproducono giornalmente per fornire alcune specifiche tipologie molto limitate come numero.
  • embrionali: sono cellule pluripotenti ricavate dalla massa cellulare interna della blastocisti, che possono essere differenziate a seconda delle necessità del ricercatore che ne fa uso.
  • pluripotenti indotte (iPS): sono generate a partire da cellule somatiche adulte e per questo possono essere utili laddove dovessero presentarsi problemi di natura etica nell’uso di cellule staminali embrionali. Sono ancora oggetto di studio per la riprogrammazione di alcuni geni all’interno delle cellule.

Via | Wikipedia

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