Benessereblog Salute Terapie e Cure Carenza di vitamina D: sintomi, cause e cure

Carenza di vitamina D: sintomi, cause e cure

La carenza di vitamina D è una condizione che può essere grave e causa debolezza dello scheletro.

Carenza di vitamina D: sintomi, cause e cure

La vitamina D è molto importante per mantenere il corpo in salute. La famosa “vitamina del sole” aiuta infatti ad avere ossa forti e persino a prevenire alcuni tipi di cancro. Per questa ragione è fondamentale riuscire a mantenere adeguati livelli di vitamina D, sia attraverso una regolare e corretta esposizione ai raggi del sole, sia attraverso un’alimentazione completa e bilanciata.

In Italia si considerano “normali” valori di vitamina D compresi fra 20 e 40 ng/mL. Se dalle analisi del sangue hai riscontrato un valore al di sotto di questa soglia, sarà quindi opportuno parlarne con il medico per cercare di comprendere la causa di questa carenza e il trattamento più indicato.

Una carenza di vitamina D può infatti provocare sintomi come debolezza muscolare, dolore, affaticamento e persino depressione, e può avere delle conseguenze a lungo termine molto serie per la salute generale. Ma vediamo prima di tutto cosa è la vitamina D, perché è così importante assumerne in quantità adeguate e come affrontare questa forma di ipovitaminosi.

Cos’è la vitamina D?

Il termine vitamina D indica un gruppo di pro-ormoni presenti soprattutto come ergocalciferolo (vitamina D2) e come colecalciferolo (vitamina D3). La vitamina D è chiamata anche “vitamina del sole” per un motivo ben preciso. Questa vitamina viene infatti sintetizzata dall’organismo attraverso la pelle, grazie all’esposizione ai raggi UVB.

Per quanto riguarda la vitamina D assunta attraverso l’alimentazione, le quantità presenti nei cibi sono molto scarse, per cui è sempre importante esporsi alla luce solare almeno per 15-20 minuti al giorno.

Quando si parla di “carenza di vitamine”?

La carenza di vitamina D – chiamata anche ipovitaminosi D – è quindi una condizione in cui non si raggiungono i livelli adeguati di questa vitamina né attraverso l’alimentazione, né con l’esposizione ai raggi solari.

Una simile carenza non ha delle conseguenze solo sulla salute delle ossa. Può infatti influenzare la nostra vita in molti altri modi, favorendo la comparsa di problemi cardiovascolari, diabete e – secondo recenti studi – persino di alcune forme di cancro.

Per individuare una carenza di vitamina D si fa ricorso al test di dosaggio del 25-OH-D, vale a dire alla misurazione dei livelli sanguigni di calcidiolo, esame noto anche come 25-idrossicalciferolo.

Le possibili cause

Fonte: Pixabay

Le possibili cause della carenza di vitamina D sono molte. Abbiamo accennato all’insufficiente apporto alimentare e a una scarsa esposizione ai raggi solari, ma anche altri fattori possono provocare questa condizione. Fra questi vi sono:

  • Presenza di malattie epatiche o renali che impediscono la conversione della vitamina D nella sua forma attiva
  • Assunzione di farmaci che alterano il normale metabolismo della vitamina D
  • Eccessiva applicazione di creme solari
  • Pelle scura
  • Vivere in zone distanti dall’equatore.

Il problema è più comune anche nelle persone che assumono troppo alcol o che fumano sigarette, nelle persone obese, in età avanzata, in coloro che soffrono di morbo di Crohn, celiachia o altre patologie.

Cosa succede se si ha la vitamina D bassa?

I rischi connessi a livelli insufficienti di vitamina D sono molteplici, e non riguardano – come abbiamo accennato – solamente la salute delle ossa. La vitamina D bassa può infatti aumentare anche il rischio di sviluppare:

  • Patologie cardiovascolari
  • Diabete
  • Ipertensione
  • Sindrome metabolica
  • Osteoporosi
  • Rachitismo (specialmente nei bambini).

Il rachitismo, in particolar modo, è una malattia che comporta una progressiva deformazione ossea, e che riguarda soprattutto i bambini piccoli. È per questa ragione che almeno durante il primo anno di vita il bambino deve assumere un’integrazione di vitamina D, per scongiurare il rischio di un’eventuale carenza.

Oltre ai rischi appena segnalati, una vitamina D bassa può provocare anche altre conseguenze, come ad esempio un sistema immunitario meno efficiente e persino lo sviluppo di malattie come la depressione. Saranno tuttavia necessari ulteriori approfondimenti e ricerche per riuscire a stabilire l’eventuale connessione fra le due condizioni.

Quali sono i sintomi di una carenza di vitamina D?

Una delle caratteristiche della ipovitaminosi D è che, almeno inizialmente, non da sintomi. I primi campanelli di allarme sono osservabili solamente quando i livelli sono già molto al di sotto della soglia limite.

Fra i sintomi da carenza di vitamina D potresti riscontrare:

  • Dolore alle ossa e alle articolazioni
  • Debolezza muscolare e dolore ai muscoli
  • Difficoltà di pensiero
  • Stanchezza apparentemente immotivata
  • Contrazioni muscolari involontarie
  • Ansia
  • Disturbi del sonno

Come aumentare il valore della vitamina D? La terapia da seguire

Carenza di vitamina D

In caso di vitamina D bassa, la terapia andrà stabilita in base alle condizioni del paziente. Non assumere integratori e prodotti consigliati da chi, come te, ha una carenza di questa vitamina, poiché le vostre condizioni potrebbero essere in realtà profondamente diverse.

In molti casi, per aumentare i livelli di vitamina D è infatti sufficiente esporsi regolarmente alla luce del sole per almeno una ventina di minuti tre volte a settimana, facendo in modo che i raggi riescano a raggiungere ampie porzioni di pelle.

Anche un’alimentazione corretta può aiutarti a far risalire i livelli di questa vitamina. In tal caso, sarà importante scegliere degli alimenti ad alto contenuto di vitamina D o alimenti fortificati. Fra i cibi da preferire vi sono:

  • Olio di pesce
  • Latticini
  • Uova
  • Funghi
  • Pesce

In alcuni casi è infine utile e necessario assumere degli integratori di vitamina D. Sia che si tratti di prodotti naturali, sia che si tratti di farmaci e di rimedi acquistati in farmacia, ricorda sempre di non assumere questi prodotti senza prima aver parlato con il medico, il quale dovrà esaminare attentamente i risultati delle tue analisi per poter stabilire con certezza se è necessario o meno l’utilizzo di integratori e altri prodotti.

Un piccolo accorgimento: quando si parla di vitamina D è fondamentale non esagerare. Un’assunzione eccessiva può infatti avere delle conseguenze per la salute che riguardano soprattutto cuore e reni.

Carenza di vitamina D: ecco cosa devi sapere

Una carenza di vitamina D è una condizione che può avere delle conseguenze importanti per la salute, sia nei bambini (dove aumenta il rischio di rachitismo) sia nelle persone adulte, che vanno incontro a patologie come l’osteoporosi, malattie cardiovascolari e persino depressione.

La vitamina D viene sintetizzata attraverso l’esposizione ai raggi del sole e attraverso una corretta alimentazione. Abbinando entrambi gli approcci è possibile raggiungere dei livelli più che adeguati di questa vitamina. In caso contrario, ovvero se dalle analisi dovesse emergere una grave ipovitaminosi D, il medico potrebbe consigliare l’assunzione di un integratore.

Ricorda di consultare sempre il tuo dottore prima di scegliere simili rimedi, poiché in alcuni casi un eccesso di vitamina D può avere delle conseguenze gravi per la salute, soprattutto per reni e cuore.

Seguici anche sui canali social

Altri articoli su Vitamina D