Benessereblog Salute Bambini e cellulare: ecco perché ridurre il tempo trascorso con smartphone e tablet

Bambini e cellulare: ecco perché ridurre il tempo trascorso con smartphone e tablet

I bambini non dovrebbero usare troppo spesso il cellulare. Ecco perché.

Bambini e cellulare: ecco perché ridurre il tempo trascorso con smartphone e tablet

I bambini che trascorrono troppo tempo con smartphone e tablet hanno livelli più elevati di ansia o depressione. A rivelarlo è un nuovo studio condotto dai membri della San Diego State University, e pubblicato sulla rivista Preventative Medicine Reports, secondo cui anche un’ora al giorno trascorsa incollati allo smarthone, porta i bambini e gli adolescenti ad avere meno curiosità, meno autocontrollo, minore stabilità emotiva e una maggiore incapacità di terminare le attività.

Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno analizzato un campione di oltre 40.300 sondaggi da parte di coloro che si prendevano cura di bambini di età compresa tra 2 e 17 anni, ed hanno scoperto che gli adolescenti che trascorrono più di sette ore al giorno sugli schermi di smartphone, tablet e quant’altro, avevano due volte maggiori probabilità di soffrire di ansia o depressione.

Nel complesso, il legame tra tempo trascorso di fronte allo schermo e benessere è stato maggiore per gli adolescenti, piuttosto che per i bambini. Dallo studio è inoltre emerso che tra i bambini in età prescolare, coloro che stavano troppo tempo incollati al cellulare avevano il doppio delle probabilità di perdere la calma e il 46% di probabilità in più di non essere in grado di calmarsi quando erano agitati.

Gli adolescenti che stavano troppo tempo attaccati allo smartphone erano anche quelli che meno riuscivano a portare a termine le attività e che mostravano meno interesse e curiosità, o voglia di imparare cose nuove.

La metà dei problemi di salute mentale si sviluppa durante l’adolescenza. Quindi, c’è un’urgente necessità di identificare i fattori legati alle questioni di salute mentale che possono essere migliorati grazie a un intervento in questa fascia della popolazione.

via | ScienceDaily
Foto da iStock

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