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Attenzione: la carenza di sonno fa perdere il cervello

Quando non dormire diventa una condizione cronica i neuroni iniziano a morire. Ecco il primo studio che lo dimostra

Attenzione: la carenza di sonno fa perdere il cervello

Perdere ore di sonno potrebbe avere conseguenze più gravi del previsto. Uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience da un gruppo di ricercatori della Perelman School of Medicine e della Peking University ha dimostrato che la carenza cronica di sonno potrebbe danneggiare perennemente il cervello e portare alla perdita di neuroni.

Gli autori dello studio, guidati da Sigrid Veasey, lo hanno ipotizzato in base ai risultati di una serie di esperimenti condotti sui topi. Gli animali sono stati esaminati dopo periodi di normale riposo, dopo brevi periodi di insonnia o dopo periodi di insonnia prolungata come quelli con cui ha a chi fare chi lavora su turni.

E’ stato così scoperto che bastano brevi periodi di insonnia perché nei neuroni del locus coeruleus – l’area del cervello fondamentale per essere vigili e per avere capacità cognitive ottimali – aumentano i livelli di SirT3, una proteina importante per la produzione di energia nei mitocondri (le “centrali energetiche” delle cellule) e che protegge i neuroni dai possibili danni derivanti dalle reazioni metaboliche. Quando l’insonnia è prolungata, invece, i livelli di SirT3 diminuiscono, i fenomeni di morte cellulare aumentano e i topi perdono il 25% dei neuroni del locus coeruleus.

Già in passato gli scienziati avevano ipotizzato che la carenza di sonno potesse portare alla perdita di parti del cervello, ma come ha sottolineato Veasey

questa è la prima prova che perdere ore di sonno può davvero portare alla perdita di neuroni.

In particolare, questo studio dimostra che mentre nel caso in cui si perdano poche ore di sonno i mitocondri riescono a reagire alla situazione in caso di carenze di sonno prolungate ciò non avviene. Per questo i ricercatori ipotizzano che per proteggere il cervello da questo effetto collaterale si potrebbe agire sui livelli di SirT3, aumentandoli.

Il punto più importante è però un altro: dormire è importante per ristabilire l’equilibrio nei neuroni del locus coeruleus e probabilmente anche in altre importanti aree del cervello. Solo in questo modo è possibile assicurare un loro funzionamento ottimale nelle ore in cui si è svegli.

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Via | Penn Medicine

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