
Generalmente, quando parliamo di apnee notturne e soprattutto del problema di russare nel sonno, pensiamo automaticamente alle persone adulte. Ebbene, come molti genitori ben sapranno, in realtà certi problemi possono colpire anche i più piccoli, ed anzi, pare che l’incidenza sia addirittura in aumento negli ultimi anni. Sembrerebbe infatti che, attualmente, a russare sia un bambino su 5, mentre ad essere colpiti dal fenomeno delle apnee notturne (fenomeno noto anche con il nome tecnico di sindrome della apnee ostruttive del sonno – OSAS), sia il 3% dei piccoli, i quali soffrono di un problema che non va assolutamente sottovalutato, poiché potrebbe provocare conseguenze molto serie per la salute del bambino.
Giovanni De Vincentiis, membro dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sostiene infatti che manifestazioni di tale problema sarebbero davvero molto differenti fra i soggetti adulti ed i bambini.
“L’adulto che dorme male la notte – spiega infatti giustamente l’esperto – è sonnolento nel corso della giornata, viceversa il bambino testimonia la mancanza di riposo notturno con iperagitazione (ha letteralmente i “sette spiriti”): da quel momento si è cominciato a considerare con estrema attenzione i problemi correlati al russamento abituale e alle apnee notturne in età pediatrica”.
Insomma, come avrete ben capito, si tratta indubbiamente di un problema da non sottovalutare, e da porre all’attenzione del medico alla prima manifestazione dei sintomi.
via | Agi
Foto | da Pinterest di Jessica Kinzler Larsen