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Alimentazione sana, l’olio d’oliva riduce il rischio di infarto in sei settimane

L’olio di oliva può allontanare il rischio di attacco di cuore? Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.

Alimentazione sana, l’olio d’oliva riduce il rischio di infarto in sei settimane

Per ridurre il rischio di attacco di cuore in sole sei settimane, l’olio di oliva potrebbe rappresentare l’alleato adatto! A dimostrarlo sarebbe stata una nuova ricerca condotta dai membri della Glasgow University, e pubblicata sul The American Journal of Clinical Nutrition, grazie alla quale sarebbe emerso che un consumo regolare di olio d’oliva migliora notevolmente la salute del cuore, allontanando il rischio di gravi malattie cardiache. Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno esaminato l’effetto benefico che l’olio di oliva aveva esercitato su un campione di 69 uomini e donne.

I volontari sono stati suddivisi in due gruppi, ed è stato chiesto loro di inserire nella loro dieta quotidiana 20 ml di olio d’oliva sia a basso che ad alto contenuto di polifenoli, per un periodo di sei settimane.

Al termine del periodo di studio, gli esperti hanno impiegato una nuova tecnologia diagnostica per esaminare la presenza nell’urina di una serie di peptidi noti per essere dei biomarcatori di alcune malattie cardiache.

“Se fossimo in grado di identificare le prime tracce delle malattie prima che queste prendano piede, – spiega il dottor Bill Mullen, dell’Istituto di Cardiovascular and Medical Sciences – potremmo cominciare a trattarle prima che diventino un problema che richiede un costoso intervento medico”.

Ebbene, dalle analisi sarebbe emerso che entrambi i gruppi ha visto un grande miglioramento. Inoltre, grazie all’integrazione dell’olio di oliva nella dieta quotidiana, si sarebbe ridotta anche la pressione sanguigna.

“Quello che abbiamo scoperto era che, indipendentemente dal contenuto fenolico dell’olio, c’era un effetto positivo sui punteggi CAD. – spiegano gli autori della ricerca – L’olio d’oliva, a basso o ad alto contenuto di polifenoli, sembra quindi essere utile”.

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via | Medicalxpress, DailyMail

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