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Additivi nella plastica? Il Bisfenolo A promuove l’obesità

Svelato un nuovo effetto negativo del Bisfenolo A, l'additivo già messo al bando dai biberon: aumenta il rischio di obesità anche nei bambini

Additivi nella plastica? Il Bisfenolo A promuove l’obesità

Che il Bisfenolo A (o BPA che dir si voglia) fosse una sostanza poco salutare, lo sapevamo già, ma nuove notizie sulla sua pericolosità per la salute continuano ad aggiungere dettagli sul suo effetto negativo. Ultima in ordine di tempo una ricerca secondo cui il BPA promuove l’obesità, pubblicata da Leonardo Trasande della New York University (Usa) e dai suoi colleghi Teresa Attina e Jan Blustein sul Journal of the American Medical Association.

Studi precedenti avevano già portato ad ipotizzare l’esistenza di questo effetto negli adulti, ma questa volta i risceratori hanno analizzato la presenza di Bisfenola A nelle urine di 2.838 bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Il 34% dei ragazzi coinvolti nella ricerca era in sovrappeso, mentre il 18% era obeso. Rielaborando i dati raccolti è stato scoperto che il 22,3% dei bambini che avevano accumulato livelli maggiori di BPA era obeso. Viceversa, la percentuale di obesità fra i ragazzi caratterizzati dall’accumulo più basso di Bisfenolo A era del 10%. Tradotto in termini pratici, i bambini che accumulano le quantità maggiori di BPA sono 5 volte più a rischio di obesità.

Trasande ha così commentato i risultati ottenuti:

Si tratta di un’associazione fortissima ed è trasversale alle stratificazioni socioeconomiche. Diete poco salutari e mancanza di attività fisica sono gli elementi che contribuiscono maggiormente all’obesità infantile, ma questo studio mostra che dovremmo considerare i fattori ambientali come un terzo fattore in grado di contribuire alla diffusione della patologia.

Il meccanismo alla base di questo fenomeno potrebbe essere la capacità del BPA di interferire con la capacità dell’organismo di mantenere un bilancio tra le calorie immagazzinate e quelle utilizzate. Il Bisfenolo A, infatti, altera i livelli ormonali, tanto da essere stato associato anche all’insorgenza del cancro al seno e a problemi di fertilità maschile.

Quello sul peso è, quindi, solo l’ennesimo effetto negativo del BPA, già messo al bando dai biberon. Il suo uso non è, però completamente vietato, anzi, l’Unione Europea lo autorizza anche per la produzione di materiale che verrà a contatto con gli alimenti, ad esempio il rivestimento di alcune lattine. Attualmente nella Comunità Europea il limite massimo giornaliero di BPA cui si può essere esposti è fissato a 0,05 milligrammi per kg di peso corporeo.

Via | Scientific American
Foto | Flickr

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