
[blogo-gallery id=”553758″ layout=”photostory” title=”Sindrome da malassorbimento” slug=”sindrome-da-malassorbimento” id=”553758″ total_images=”4″ photo=”0,1,2,3″]
La sindrome di malassorbimento indica il difficoltà dell’intestino di digerire e assorbire le sostanze nutritive. Quando si può sospettare questa situazione? In caso di alterazioni dell’alvo, come diarrea, dissenteria, flatulenza, meteorismo, dolori addominali, dimagrimento, ritardo della crescita nel bambino e nell’adolescente.
Molto spesso questi sintomi associati anche a gastrite, ittero, anemie, crampi muscolari, edemi. Purtroppo sono tutte problematiche aspecifiche, per questo motivo in generale si parla di sindromi da malassorbimento. Le cause possono essere diverse da un’intolleranza a uno zucchero allo squilibrio della flora batterica, dalla colite al morbo di Crohn. Potrebbero nascondersi anche malattie del fegato o alle vie biliari, come l’assunzione di farmaci che il corpo non riesce a “processare”.
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La cura del malassorbimento non può essere legata semplicemente alla sindrome, ma alla causa che si nasconde a monte. In caso di deficit nutrizionale possono essere necessari trattamenti di nutrizione parenterale. Sono molto utili le diete, l’uso di antibiotici intestinali in caso di infezione.
Il malassorbimento può anche essere totale, come in caso di celiachia, o parziale ovvero con conseguente ridotto assorbimento dei nutrienti, come accade nell’Anemia perniciosa in cui si ha un ridotto assorbimento di vitamina B12, o nell’Intolleranza al lattosio, a causa del deficit di lattasi.