
Una terapia basata su meno farmaci, efficace e meno tossica per il paziente: è questo l’obiettivo che sembrano aver centrato i ricercatori dell’Istituto Clinica Malattie Infettive dell’Università Cattolica – Policlinico A. Gemelli di Roma, che grazie allo studio pilota Atlas hanno dimostrato che sono sufficienti due soli farmaci per tenere a bada l’Hiv ed evitare che l’infezione evolva in Aids. Non solo, i risultati della sperimentazione, pubblicati sul Journal of Antimicrobial Chemotherapy, provano che questa terapia permette miglioramenti della funzionalità dei reni e, in generale, della salute fisica e mentale ed è sicura anche per il sistema nevoso centrale.
I due farmaci in questione sono l’atazanavir (un inibitore delle proteasi virali) e la lamivudina (un inibitore della trascrittasi inversa). Ad assumerli, insieme ad un farmaco di sostegno all’atazanavir (il ritonavir), sono stati 40 pazienti, sottoposti dopo 4, 12, 24, 36 e 48 settimane a visite di controllo ed eventuali visite speciali, che ad ogni controllo hanno compilato anche questionari sull’aderenza alla terapia, sintomi e qualità della vita.
Questa nuova terapia risponde alle richieste delle Linee guida italiane, che invitano a una riduzione del numero di farmaci assunti dal paziente. Al momento è in corso uno studio, iniziato circa un anno fa, che ha coinvolto più di 20 centri in Italia e arruolato circa 150 pazienti.
Via | La Stampa