
Bere un bicchiere di vino rosso ogni quindici giorni potrebbe essere collegato a un miglioramento della salute dell’intestino poiché aumenta la varietà dei batteri buoni e aiuta a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo. Questo è ciò che emerge da un nuovo studio condotto dai membri del King’s College London e pubblicato sulle pagine della rivista ‘Gastroenterology‘, secondo cui il microbioma intestinale di chi beve il vino rosso sarebbe migliore rispetto a quello di coloro che non bevono vino o che preferiscono quello bianco, birra, sidro o superalcolici.
Sebbene abbiamo osservato un’associazione tra il consumo di vino rosso e la diversità del microbioma intestinale, bere vino rosso raramente, come una volta ogni 2 settimane, sembra essere sufficiente per osservare un effetto
spiegano gli autori dello studio, i quali aggiungono che, se a tavola siamo in dubbio in merito a quale bevanda alcolica scegliere, il vino rosso potrebbe rappresentare senza dubbio l’opzione migliore, e ricordano che avere un sano microbioma intestinale aiuta a tenere sotto controllo il peso e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Per il loro studio, gli autori hanno analizzato gli effetti del vino rosso sull’intestino di quasi 3 mila persone, e sono giunti alla conclusione che l’effetto benefico potrebbe essere dovuto all’alto livello di polifenoli presenti nella buccia dell’uva, e che si trovano nel processo di vinificazione del rosso, ma non in quello del bianco.
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via | AdnKronos
Foto da Pixabay