
Nutrizionisti, dietologi e gente di buon senso ripetono da anni che saltare i pasti fa più male che bene alla dieta e ad ogni tentativo di perdere peso. La colazione, in particolare, è il pasto più frequentemente trascurato e non solo da chi si mette a dieta: la fretta, il sonno e nessuna voglia di mettersi a spignattare di mattina presto inducono molti a prendere solo un rapido caffè.
Adesso uno studio inglese non solo conferma lāerrore ma lo lega a ragioni psicologiche oltre che biochimiche: saltare la colazione induce il cervello ad aspettarsi nel corso della mattina lāarrivo di cibo preferibilmente calorico per ovviare alla carenza di energia e allāinsoddisfazione dello stomaco vuoto con il risultato di attingere al cassetto delle delizie dāufficio o di precipitarsi al bar per divorare quel che offre il ripiano della tavola fredda.
Funzioniamo insomma secondo un meccanismo della ricompensa che da una parte ci fa sgarrare facilmente nellāarco della mattinata perchĆ© siamo consapevoli di dover colmare una rinuncia precedente e dallāaltra, allo stesso tempo, ci legittima a saltare la colazione perchĆ© tanto sappiamo che mangeremo qualcosa poco dopo. Con lāeffetto opposto di quello desiderato.
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