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Pentirsi del tatuaggio? Succede a 1 persona su 4

Pentirsi del tatuaggio è un problema molto comune, che colpisce una persona su 4: scopri come evitare di essere proprio quella persona

Pentirsi del tatuaggio? Succede a 1 persona su 4

Pentirsi di un tatuaggio è un problema più comune di quanto possiate pensare. È per questo motivo che i tatuatori consigliano sempre di scegliere con molta cura il tipo di disegno o la frase da incidere, e di riflettere bene sul motivo che vi spinge a scegliere questo genere di decorazione. Un errore dettato dalla fretta, dall’entusiasmo del momento o dalla distrazione, potrebbe portarvi a odiare il vostro nuovo tatuaggio, e a dover fare ricorso a dolorosi trattamenti per rimuoverlo.

Anche la scelta del tatuatore è di fondamentale importanza. Soprattutto durante questo particolare periodo di emergenza, quando le strutture sono rimaste chiuse a causa delle restrizioni, molte persone si sono cimentate nel mestiere di tatuatore in modo abusivo, spesso senza avere le competenze per realizzare dei tatuaggi, e soprattutto senza rispettare le norme igieniche e di sicurezza fondamentali per una procedura di questo tipo.

Un tatuaggio fatto male, un tatuaggio troppo nero, troppo spesso o sbavato, è difficile da sistemare. Sappiamo che la voglia di farsi realizzare un disegno significativo sulla pelle può essere tanta (specialmente in questo periodo), ma abbiate pazienza e aspettate che il vostro studio di fiducia riapra i battenti.

Una persona su 4 rischia di pentirsi del proprio tatuaggio

A puntare l’attenzione sulla questione “tattoo” è stato l’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), che in occasione del webinar ‘Il melanoma nascosto nel tatuaggio‘ ha spiegato che a pentirsi del tatuaggio è generalmente una persona su 4. Gli esperti spiegano inoltre che nel caso di persone ricoperte da disegni è molto difficile riuscire a diagnosticare l’eventuale presenza di un melanoma. Il motivo di ciò è molto semplice: se la pelle è ricoperta da tatuaggi, diventa più complicato riuscire a individuare un eventuale neo sospetto.

Gli esperti dell’IMI spiegano infine che, oltre ad aver contagiato gli adulti, la moda dei tatuaggi ha coinvolto anche i giovani e i giovanissimi. A quanto sembra, il 7,7% di chi si è fatto un tatuaggio avrebbe infatti fra i 12 e i 18 anni.

Un dato preoccupante, visto che i tatuaggi si possono eseguire solo dai 16 anni in poi ed occorre comunque una liberatoria scritta dei genitori.

via | Ansa
Foto di Annie Spratt da Pixabay

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