Benessereblog Salute Terapie e Cure Olio extravergine d’oliva, l’arma del futuro contro il cancro al colon

Olio extravergine d’oliva, l’arma del futuro contro il cancro al colon

Ricerche condotte all'Università di Siena svelano le peculiarità dell'evo toscano. Il suo segreto è in una quantità di polifenoli superiore alla media

Olio extravergine d’oliva, l’arma del futuro contro il cancro al colon

Olio extravergine d’oliva nella terapia del cancro al colon: la proposta arriva dall’Università di Siena, dove un gruppo di ricercatori coordinato da Marina Ziche, esperta di farmacologia, ha analizzato le potenzialità di questo ingrediente tipico della dieta mediterranea.

I risultati dello loro ricerche sono state presentate questa mattina da Ziche e da altre due ricercatrici dell’ateneo senese coinvolte negli studi sull’extravergine, Sandra Donnini ed Erika Terzuoli. Le esperte hanno colto l’occasione per ribadire le note proprietà di quest’olio, sottolineando che si tratta di una delle principali fonti di polifenoli, molecole dalle proprietà antiossidanti e “potenziali benefici effetti sulla salute umana”.

Gli studi di Ziche e collaboratori si sono però concentrati su un particolare tipo di olio extravergine d’oliva, il Toscano Igp, prodotto dal consorzio che riunisce 11 mila produttori sparsi nella regione Toscana.

Un “comune” olio extravergine di oliva può contenere dai 100 ai 250 mg di polifenoli, l’olio extravergine toscano Igp ne contiene almeno 450 mg

hanno spiegato le ricercatrici, aggiungendo che

un polifenolo dell’olio di oliva (Dpe – dihydroxyphenil ethanol) secondo vari studi internazionali ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitrombotiche.

L’azione esercitata dall’extravergine nei confronti del cancro al colon sarebbero almeno in parte da attribuire proprio al Dpe, che, hanno proseguito le esperte,

attraverso l’inibizione di markers infiammatori e angiogenici, noti per contribuire al comportamento aggressivo nel cancro del colon, riduce la crescita del cancro al colon in modelli tumorali preclinici.

Le ricercatrici hanno spiegato di aver utilizzato nei loro studi dei concentrati di olio extravergine, ma rassicurano che gli effetti riscontrati possono essere ottenuti anche con i quantitativi utilizzati nell’alimentazione quotidiana: circa 40 grammi al giorno, ossia 3 o 4 cucchiai, meglio se a crudo.

Consumare olio di oliva extravegine prodotto in Toscana fa bene all’agricoltura e fa bene alla salute

ha commentato Stefano Barzagli, dirigente della Regione Toscana.

E’ come se in Toscana avessimo una grande azienda farmaceutica, diffusa su tutto il territorio, che non produce farmaci ma un olio di oliva che, oggi e’ dimostrato, possiede effetti benefici per la salute umana.

Via | Agi
Foto | da Flickr di m4_n1c4

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