Obesità e colesterolo: un gene responsabile della trasformazione in grassi dei carboidrati
Il suo nome è DNA-PK ed è la star di questi giorni, almeno su un certo tipo di riviste e in un certo ambiente: la rivista è Cell e l’ambiente quello della ricerca genetica. La sua caratteristica invece interesserà un po’ tutti e non solo i medici che si occupano dell’argomento specifico, perché è stato […]
Il suo nome è DNA-PK ed è la star di questi giorni, almeno su un certo tipo di riviste e in un certo ambiente: la rivista è Cell e l’ambiente quello della ricerca genetica. La sua caratteristica invece interesserà un po’ tutti e non solo i medici che si occupano dell’argomento specifico, perché è stato appena scoperto che questo gene è responsabile della trasformazione in grassi dei carboidrati.
I ricercatori californiani autori della scoperta hanno dichiarato che un giorno, probabilmente, grazie al loro lavoro potremo mangiare pasta e pane in quantità senza preoccuparci di ingrassare. Fanno capolino ancora una volta questioni etiche e dubbi su quanto sia salutare un’alimentazione programmata geneticamente e non scelta consapevolmente ogni giorno a tavola…
Gli esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che disattivando il gene nei topi non si attivava il processo di accumulazione in forma di grasso dei nutrienti energetici in sovrappiù rispetto al fabbisogno immediato dell’organismo.
Il vantaggio tuttavia non è solo relativo al peso e alla linea. Pare infatti che il minor accumulo di grassi nell’organismo abbia ricadute anche sul livello di colesterolo e dunque sulla prevenzione di una buona parte dei problemi di cuore e circolazione.
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