
I dolci rappresentano una tentazione irresistibile per molte persone, e ciò può essere attribuito a diverse motivazioni. Da un punto di vista biologico, il contenuto di zucchero in questi alimenti fornisce una fonte rapida di energia. Sul piano psicologico, i dolci evocano ricordi felici, come le celebri madeleine di Proust. Emotivamente, il loro sapore delizioso genera sensazioni di piacere e gratificazione. Infine, dal punto di vista sociale e culturale, i dolci uniscono le persone durante momenti conviviali come feste, compleanni e celebrazioni.
Il fenomeno dello stomaco da dessert
La voglia di dolci può manifestarsi anche dopo aver consumato un pasto abbondante, un fenomeno noto come ‘stomaco da dessert’. Questa espressione suggerisce l’esistenza di un compartimento speciale nel nostro stomaco riservato ai dolci. In realtà, si tratta di una metafora, poiché la scienza parla di ‘sazietà sensoriale specifica’. Durante un pasto, l’appetito per i cibi consumati diminuisce fino a scomparire, e una volta sazi, si può provare avversione al pensiero di mangiare gli stessi alimenti. Tuttavia, la voglia di dolci, che hanno saporì diversi, tende a emergere.
La ricerca sullo stomaco da dessert
Una ricerca pubblicata nel febbraio 2025 sulla rivista Science ha iniziato a chiarire il fenomeno dello stomaco da dessert. Il team di studiosi, guidato da Henning Fenselau del Max Planck Institute for Metabolism Research di Colonia, ha condotto esperimenti sui topi. I risultati hanno rivelato che questi animali possiedono una forma di stomaco da dessert. Le scoperte principali indicano che i neuroni POMC, localizzati nell’ipotalamo, attivano un processo neuro-ormonale che genera la sensazione di sazietà. Tuttavia, se i topi sazi percepiscono zucchero, questi neuroni rilasciano ß-endorfina, una sostanza che stimola il desiderio di dolci. Questo fenomeno non si verifica con il cibo abituale o i grassi. L’attivazione di regioni cerebrali simili è stata osservata anche nei volontari umani, suggerendo che i risultati ottenuti sui topi possano applicarsi anche agli esseri umani.
Fenselau ha sottolineato l’importanza di ulteriori studi, poiché questi risultati potrebbero aprire la strada a terapie per affrontare l’obesità, intervenendo sui meccanismi cerebrali che scatenano l’attrazione per i dolci.
Le precauzioni nella ricerca di cure per l’obesità
Sadaf Farooqi, ricercatrice all’Università di Cambridge, ha avvertito riguardo ai rischi di sviluppare trattamenti per l’obesità basati su questi risultati. La sensazione di piacere derivante dal consumo di zuccheri e grassi è fondamentale per il nostro umore. La storia dell’Acomplia, un farmaco ritirato dal mercato a causa di effetti collaterali psichiatrici gravi, evidenzia i rischi associati. Anche i farmaci a base di anfetamine hanno subito lo stesso destino. Questi eventi mettono in guardia sull’importanza di considerare gli effetti collaterali potenziali prima di sviluppare nuovi trattamenti.
Desiderio di dolci e salute
Desiderare dolci dopo un pasto è una sensazione comune, ma è fondamentale non abusarne. I dolci sono spesso ricchi di zuccheri, e un consumo eccessivo può comportare seri rischi per la salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di limitare il consumo di zuccheri liberi al di sotto del 10% dell’apporto energetico totale. Per una dieta di 2.000 kcal, ciò corrisponde a circa 50 g di zucchero. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare suggerisce di mantenere il consumo di zuccheri liberi al minimo possibile, senza stabilire una soglia specifica.
Strategie per soddisfare la voglia di dolci
Per chi desidera soddisfare la voglia di zucchero senza eccedere nelle calorie, ci sono diverse soluzioni. La frutta, in particolare quella a basso indice glicemico, può essere un’ottima alternativa. È importante evitare di addolcirla ulteriormente con zucchero o sciroppi. La frutta può essere utilizzata in combinazione con altri ingredienti per preparare dessert leggeri. Ad esempio, biscotti di avena e banana o pancake alla banana possono contenere meno di 10 g di zucchero libero per porzione. Questi dolci possono essere consumati quotidianamente, purché si rispetti la porzione consigliata. Tuttavia, i dessert ipercalorici dovrebbero essere riservati per occasioni speciali.
Infine, l’uso di edulcoranti sintetici non è raccomandato. L’OMS ha avvertito che il loro consumo può essere dannoso quanto quello degli zuccheri. È possibile godere di un dolce senza esagerare, mantenendo sempre un approccio moderato e consapevole.