La fascite plantare è una condizione piuttosto frequente, che si manifesta quando la fascia plantare si infiamma. Tale disturbo colpisce generalmente le persone di età compresa fra i 40 ed i 60 anni, in maggioranza quelle di sesso femminile, e può comportare dolore e disturbi anche molto importanti. La fascite plantare può inoltre insorgere nelle persone obese, in coloro che trascorrono molte ore in posizione eretta, in chi presenta una errata meccanica del piede, chi svolge determinati tipi di attività fisiche e in chi indossa calzature inadeguate.
Questo tipo di disturbo è provocato da una perdita di elasticità della fascia plantare, ovvero la striscia di tessuto che dal tallone attraversa tutta la fascia del piede, e che ha la funzione di sostenerlo. I sintomi della fascite plantare insorgono spesso in maniera graduale. Il paziente lamenta generalmente una sensazione di dolore lancinante quando, dalla posizione seduta o coricata, assume la posizione eretta.
Il dolore, che normalmente si concentra nella parte del tallone o più spesso in quella centrale del piede, somiglia a quello provocato da un ago che penetra nella pelle, e tale condizione può comprensibilmente comportare problemi come rigidità e difficoltà a camminare. Se non adeguatamente curata, la fascite plantare può diventare cronica, e provocare problemi al piede, alle ginocchia, al femore ed alla schiena.
Se il medico vi ha diagnosticato la fascite plantare, la prima cosa da fare sarà quella di interrompere o ridurre l’attività che potrebbe aver provocato il problema. Evitate di trascorrere troppo tempo in piedi, se avete dei chili di troppo dovrete seguire una dieta dimagrante, e se avete il piede piatto, recatevi da un posturologo che vi consiglierà il plantare ortottico su misura adatto a voi. Quindi, potrete anche eseguire degli esercizi di stretching appositi, che vi saranno illustrati e spiegati dallo stesso medico.
Ecco alcuni esercizi che potreste eseguire in caso di fascite plantare:
Il medico specialista potrà consigliarvi inoltre di fare delle passeggiate in spiaggia a piedi nudi, e di immergere i piedi in acqua tiepida e sale per 20 minuti per ridurre l’infiammazione. Potranno essere inoltre utili degli appositi massaggi eseguiti da personale esperto.
Qualora questo genere di trattamento non dovesse sortire gli effetti sperati, lo specialista potrebbe indicarvi tecniche di fisioterapia, l’utilizzo di farmaci, infiltrazioni di corticosteroidi nel tallone o appositi tutori. Di rado si arriva al trattamento mediante intervento chirurgico.
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