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Festa del Papà, otto padri su dieci soffrono di sindrome da calimero

Si sentono trascurati ed esclusi, spesso trattati come se fossero dei bancomat. E nel giorno a loro dedicato vorrebbero un po' di coccole

Festa del Papà, otto padri su dieci soffrono di sindrome da calimero

Cosa avete deciso di regalare a vostro padre per la Festa del Papà? La vostra scelta potrebbe essere determinante per riuscire a farlo uscire dalla cosiddetta sindrome da Calimero, un problema che stando ad un studio condotto da “Found! digital strategy communication” riguarda 8 uomini su 10 con figli in età adolescenziale. Secondo i dati raccolti monitorando social network, blog, forum e community dedicate, riguardanti circa 600 padri con figli adolescenti, nel 26% dei casi gli uomini si sentono esclusi dal rapporto tra madri e figli. Il 21% si sente addirittura ignorato, il 34% ha la sensazione di essere trattato come un semplice bancomat e il 45% vede spesso messe da parte le sue esigenze. Il 37% non ama sentirsi tenuto a distanza e il 26% soffre per essere a sua volta ritenuto distante, assente o troppo preso dai suoi impegni.

In questo quadro, il 33% dei padri ammette di avere diversi problemi nel rapporto con i figli, soprattutto se maschi (43%), con i quali mancano dialogo e complicità. Forse proprio per questo il 41% dei padri sogna di essere coccolato e viziato nella giornata a loro dedicata. Niente regali “seriali” (odiati dal 64% del campione), ma nemmeno oggetti utili (non graditi nel 55% dei casi): quello che vorrebbero i papà è ricevere oggetti legati alle loro passioni o ai loro hobby o, ancora meglio, poter godere del tempo insieme alla loro famiglia, desiderio principale del 61% del campione.

sindrome da calimero

Essere papà oggi è difficile più che mai soprattutto nel trovare il modo di conciliare il lavoro con la famiglia. E’ un’alchimia, e spesso ne risente il proprio equilibrio interiore

ha commentato Michele Cucchi, psichiatra del Centro medico Santagostino di Milano.

Il papà vive fisiologicamente una genitorialità differente dalla mamma, non necessariamente vincolata alla quotidianità, ma non per questo meno intensa. Forse per retaggio culturale il padre tiene una posizione più distaccata, magari trovandosi a dover supportare la moglie nel suo ruolo di mamma, più che confrontandosi direttamente con il suo vero ruolo.

Troppo spesso i papà lottano come in uno film muto, senza dare voce al proprio dissidio interiore, con la fatica di trovare un modo per gestire tutto e tutti. La parità di ruoli potrebbe essere interpretata come la possibilità di schierarsi in prima linea, inserendosi nella routine dei bisogni e delle mansioni, libero di mostrarsi fragile, spaventato. Genitori si diventa a un certo punto, ma fare il papà e la mamma lo si impara con l’esperienza.

Voi, invece, ritenete di aver imparato dalla vostra esperienza a fare i figli?

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Via | Adnkronos

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