Sempre più persone, per dormire bene, utilizzano la melatonina ma ora arriva l’inquietante verità sugli effetti che ha sul cuore.
Sempre più persone, a causa dell’ansia e dello stress, hanno problemi di insonnia. Chi non riesce a dormire bene, spesso, utilizza la melatonina che è uno degli integratori più diffusi per aiutare le persone che soffrono di disturbi del sonno più o meno lievi ma anche contro il jet lag per ristabilire il normale ritmo del sonno.
La melatonina si acquista in farmacia ed è davvero molto venduta ma oggi, un nuovo e importante studio presentato dall’American Heart Association (AHA) lancia un serio avvertimento secondo cui l’utilizzo prolungato della melatonina potrebbe essere associato a un aumento del rischio di problemi cardiovascolari gravi.
Dormire bene con la melatonina: lo studio che lancia l’allarme
Lo studio è stato condotto su un vasto campione di adulti con problemi di insonnia. Per cinque anni, i ricercatori hanno studiato le cartelle cliniche delle persone che si sono sottoposte confrontandole con quelle delle persone che non hanno mai usato melatonina. I risultati hanno evidenziato che i pazienti che assumevano per periodi prolungati la melatonina avevano più probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca.
“Gli integratori di melatonina sono ampiamente considerati un’opzione sicura e naturale per favorire il sonno – commenta Ekenedilichukwu Nnadi, primo autore della ricerca – perciò è stato sorprendente riscontrare aumenti così coerenti e significativi negli esiti di salute gravi, anche dopo aver bilanciato molti altri fattori di rischio”.

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Sebbene i meccanismi esatti di questa correlazione cardiovascolare non siano ancora completamente chiari, i ricercatori spiegano che l’assunzione costante di melatonina potrebbe alterare il ritmo circadiano che regola non solo il sonno, ma anche processi vitali come la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
È importante, tuttavia, sottolineare che lo studio è di natura osservazionale e non è stato ancora pubblicato su una rivista il che significa che la ricerca ha trovato una forte associazione tra l’uso prolungato di melatonina e i problemi cardiaci, ma non ha dimostrato che l’assunzione abituale di melatonina sia la causa diretta di tali patologie. Inoltre, come spiegano i medici, i problemi cardiocircolatori sono spesso conseguenza dell’insonnia cronica.
“Forme più gravi di insonnia, depressione e ansia, così come l’utilizzo di altri farmaci che favoriscono il sonno, possono tutte essere collegate sia ad una maggiore probabilità di utilizzare la melatonina, sia a un più elevato rischio per il cuore”, conferma Nnadi, l’autore della ricerca.

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