Una spezia ricca di proprietà: studi recenti ne evidenziano il ruolo nel controllo della glicemia e nella prevenzione delle complicanze
Il diabete continua a rappresentare una sfida globale per milioni di persone, soprattutto per la gestione efficace dei livelli di glicemia. Oltre ai tradizionali trattamenti farmacologici, cresce l’interesse verso rimedi naturali che possano integrare le terapie convenzionali. In questo contesto, una spezia economica e ampiamente disponibile, si sta affermando come un valido alleato per contribuire a mantenere sotto controllo la glicemia, con effetti che in alcuni studi risultano comparabili a quelli di farmaci specifici.
Il diabete, in particolare il diabete di tipo 2, è una malattia cronica caratterizzata da un aumento persistente del glucosio nel sangue, dovuto a una ridotta sensibilità all’insulina e/o a una sua insufficiente secrezione. La gestione della glicemia è essenziale per prevenire complicazioni gravi quali neuropatie, nefropatie, retinopatie e malattie cardiovascolari. Tuttavia, i sintomi iniziali possono essere subdoli o assenti, rendendo fondamentale un monitoraggio regolare e un approccio preventivo basato su alimentazione equilibrata, attività fisica e, quando indicato, supporto farmacologico.
Proprietà e benefici per la glicemia di una spezia molto economica
La cannella, ricavata dalla corteccia essiccata dell’albero Cinnamomum verum originario dello Sri Lanka, è nota da millenni non solo come spezia per la cucina ma anche per le sue proprietà terapeutiche. I composti bioattivi contenuti nella cannella, come l’aldeide cinnamica, l’eugenolo e i polifenoli, le conferiscono effetti antiossidanti, antinfiammatori e antimicrobici.

Le proprietà della cannella – (benessereblog.it)
Dal punto di vista metabolico, la cannella è stata studiata per:
- Migliorare la sensibilità all’insulina, favorendo un utilizzo più efficiente del glucosio da parte delle cellule.
- Rallentare lo svuotamento gastrico, contribuendo a un rilascio più graduale dello zucchero nel sangue dopo i pasti.
- Modulare i recettori cellulari implicati nel metabolismo glucidico, influenzando positivamente l’equilibrio glicemico.
Questi meccanismi, confermati da alcune recenti meta-analisi, suggeriscono un potenziale ruolo della cannella nel supporto alla gestione del diabete tipo 2. Tuttavia, è cruciale sottolineare che la spezia non sostituisce i farmaci prescritti, ma può rappresentare un complemento naturale all’interno di un piano terapeutico complessivo.
L’uso della cannella nella dieta può essere semplice e piacevole: si può aggiungere in polvere a yogurt, tè, frullati o cereali, oppure utilizzare i bastoncini per infusi. Le dosi consigliate variano generalmente tra 1 e 2 cucchiaini di polvere al giorno, preferendo la varietà Ceylon per ridurre l’apporto di cumarina, sostanza potenzialmente tossica se assunta in eccesso.
È importante evitare l’uso eccessivo e prolungato, soprattutto della cannella Cassia, poiché un consumo elevato di cumarina può danneggiare fegato e reni. Persone con patologie epatiche, renali, donne in gravidanza e pazienti in terapia farmacologica devono consultare il medico prima di integrare la spezia nella dieta.
La ricerca sul ruolo della cannella nella gestione del diabete di tipo 2 è in continua evoluzione. Studi recenti confermano che, sebbene gli effetti ipoglicemizzanti siano modesti e variabili tra i soggetti, l’utilizzo della spezia può contribuire a migliorare la sensibilità insulinica e a ridurre le fluttuazioni glicemiche, soprattutto se inserita in un contesto di corretta alimentazione e attività fisica.
Inoltre, la cannella mostra interessanti potenzialità neuroprotettive, con evidenze preliminari che ne suggeriscono un ruolo nella prevenzione di patologie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson, condizioni che possono essere complicanze secondarie in soggetti diabetici.

Tieni a bada la glicemia - (benessereblog.it)










