Il declino cognitivo rappresenta uno dei problemi più diffusi per le persone di età più avanzata, ma un nuovo studio pubblicato su The Lancet suggerisce che interventi sullo stile di vita e l’esecuzione di alcuni esercizi cognitivi potrebbe tenere alla larga il rischio di declino cognitivo e di demenza. Nello specifico, secondo gli esperti sarebbe importante tenere a bada dei fattori di rischio come un elevato indice di massa corporea (BMI); sarà inoltre importante garantire per quanto possibile una buona salute del cuore, una sana alimentazione e lo svolgimento di regolare esercizio fisico.
Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno esaminato un campione di 1.260 partecipanti di età compresa tra i 60 e i 77 anni. Sulla base di decine di test standardizzati, tutti i partecipanti sono stati considerati a rischio di demenza. Quindi, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi, quello di intervento e quello di controllo.
I membri del gruppo di intervento hanno partecipato a riunioni periodiche con professionisti della salute per oltre 2 anni, dove i partecipanti sono stati istruiti in merito alle regole per seguire una dieta sana, sull’allenamento muscolare e cardiovascolare, l’esecuzione di esercizi mentali e come usare le analisi del sangue e altri mezzi per gestire i fattori di rischio vascolari e metabolici.
Al termine del periodo di studio, i ricercatori hanno utilizzato il Neuropsychological Test Battery per valutare le funzioni mentali dei partecipanti, ed hanno scoperto che, nel complesso, il gruppo di intervento avrebbe segnato una media del 25% più alta (dove un punteggio più alto corrisponde naturalmente a una migliore funzione mentale) nei test, rispetto al gruppo di controllo.
Dalle analisi sarebbe inoltre emerso che il gruppo di intervento avrebbe ottenuto un punteggio superiore dell’83% – rispetto al gruppo di controllo – sulla capacità di organizzare e regolare i processi di pensiero (funzionamento esecutivo) e del 150% sulla velocità di elaborazione.
Detto ciò, i partecipanti saranno seguiti per un periodo di almeno altri 7 anni, per stabilire se la riduzione del declino cognitivo dimostrata dal gruppo di intervento sarà seguita da una riduzione del rischio di diagnosi di demenza e malattia di Alzheimer.
Molte ricerche precedenti hanno dimostrato che ci sono legami tra il declino cognitivo nelle persone anziane e fattori come la dieta, la salute del cuore e lo sport
spiegano gli autori della ricerca
Tuttavia, il nostro è il primo grande studio controllato randomizzato a dimostrare che un programma intensivo volto ad affrontare questi fattori di rischio potrebbe essere in grado di prevenire il declino cognitivo nelle persone anziane che sono a rischio di demenza.
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via | Medicalnewstoday.com

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