injecting injection vaccine vaccination medicine flu man doctor insulin health drug influenza concept - stock image
I vaccini hanno una loro anagrafe nazionale. A che cosa serve? L’obiettivo è monitorare i programmi vaccinali, conoscere le ragioni delle mancate vaccinazioni e misurare progressi e criticità del sistema.
[related layout=”big” permalink=”http://scienzaesalute.blogosfere.it/post/576510/morbillo-raddoppiati-i-casi-in-gran-bretagna-i-medici-danno-la-colpa-allitalia”][/related]
A darne notizia, oggi in conferenza stampa, è stata la Ministra della Salute Giulia Grillo. Questa misura era già stata annunciata anche dall’ex Ministra Beatrice Lorenzin e finalmente, dopo ben 334 giorni dalla nuova legge del 2017, vede la luce. La ministra ha quindi spiegato:
L’anagrafe è indispensabile per semplificare la vita delle famiglie ed evitare inutili e onerose certificazioni anche nei casi di cambio di residenza. Il decreto ministeriale, che prevede anche la possibilità di autocertificare le vaccinazioni, è pronto e seguirà al più presto il suo iter procedurale.
[related layout=”big” permalink=”http://scienzaesalute.blogosfere.it/post/576502/morbillo-in-italia-piu-di-1-700-casi-nei-primi-5-mesi-del-2018″][/related]
Perché è così importante? Sarà lo strumento per far decollare concretamente la vaccino-vigilanza, che potrà finalmente riferire puntualmente sugli eventi avversi riferiti ai vaccini impiegati e metterà a sistema i dati delle Regioni. E non è tutto, perché attraverso il sistema nazionale degli eventi avversi gestito da Aifa, le segnalazioni potranno essere comunicate dai professionisti sanitari e dai soggetti vaccinati o dai loro genitori.