Smettere di fumare è molto spesso un’impresa difficile. Se non fosse così, vien da dire, non la chiamerebbero dipendenza. E se la buona volontà fosse l’arma unica e sufficiente per abbandonare per sempre le famigerate bionde non avrebbero ragione d’esistere gomme alla nicotina, graffette o sigarette elettroniche di sorta.
D’altra parte, essere motivati a smettere di fumare rappresenta di sicuro un forte incentivo che anche qualora non semplificasse il compito contribuirebbe comunque a renderlo più raggiungibile. Da questo punto di vista i benefici per la salute derivanti dall’abbandono del fumo possono rappresentare un’ottima motivazione. I fumatori se li vedono indirettamente ricordare tutte le volte che tengono tra le mani un pacchetto di sigarette o di altri prodotti a base di tabacco, sulle cui confezioni campeggiano ormai da tempo le scritte che illustrano i pericoli associati al fumo. Ma quali sono, esattamente, questi benefici?
A onor del vero, il primo fa la sua comparsa poco dopo aver spento l’ultima sigaretta. Bastano, infatti, 20 minuti per far tornare la frequenza cardiaca nella norma. Dopo 2 ore anche la pressione del sangue si normalizza. Contemporaneamente, i livelli di nicotina iniziano a diminuire. Ed è proprio qui che iniziano i problemi.
I primi sintomi dell’astinenza iniziano infatti tra le 2 e le 12 ore dopo l’ultima sigaretta e raggiungono un picco massimo dopo circa 3 giorni. A questo punto è possibile avere addirittura a che fare con nausea o mal di testa, ma in realtà tutto ciò che sta succedendo nell’organismo è positivo. Ai sintomi dell’astinenza è infatti associata anche una diminuzione dei livelli di monossido di carbonio nel sangue. In un lasso di tempo variabile tra 1 e 9 settimane inizieranno a diminuire anche la tosse, il fiato corto e il bruciore alle vie respiratorie durante l’attività fisica.
Con il passare del tempo anche il rischio di sviluppare malattie gravi, come i tumori, diminuirà sensibilmente. Quindici anni dopo aver spento l’ultima sigaretta si stima che il rischio di malattie cardiovascolari corso da un ex fumatore sia equivalente a quello di un non fumatore. Se, poi, si smette di fumare prima dei 30 anni si hanno buone probabilità di vivere in uno stato di salute del tutto simile a quello di una persona che non ha mai fumato.
Ecco tutti i benefici della scelta di smettere di fumare, riassunti organo per organo.
Via | Medical Daily