[blogo-video provider_video_id=”YYnbLyIXChY” provider=”youtube” title=”SIDS – morte in culla” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=YYnbLyIXChY”]
Molte mamme ne avranno sentito parlare almeno una volta nella loro vita: la cosiddetta “morte in culla”, più correttamente chiamata “sindrome della morte improvvisa del lattante”, è la principale causa di decesso fra i bambini di età compresa tra 1 mese e 1 anno. Nei soli Stati Uniti nel 2010 sono stati più di 2 mila piccoli a morire in questo modo inspiegabile. Per sua stessa definizione, infatti, la morte in culla è senza causa apparente.
Ciò che si sa è che la maggior parte dei casi riguarda bambini (soprattutto maschi) fra 1 e 4 mesi di vita (il 90% prima dei 6 mesi), ma le cronache raccontato di morti in culla (o sospette tali) anche per bambini di qualche mese più grandi. Parliamo di “sospetti” perché in realtà capita che altri tipi di morte infantile improvvisa vengano confusi con la morte in culla propriamente detta, che rappresenta più nello specifico un decesso senza causa apparente. Non si parla, quindi, di sindrome della morte improvvisa del lattante quando il bambino soffoca, o rimane strangolato nelle lenzuola. In realtà, c’è ancora molta chiarezza da fare su ciò che è realmente la sindrome della morte improvvisa del lattante, ad oggi considerata una malattia silenziosa che fa il suo corso mentre il bambino sembra completamente sano.
Le ricerche condotte fino ad oggi sembrano indicare che alla sua base ci siano anomalie a livello cerebrale. In particolare, si suppone che ad essere coinvolte siano reti di neuroni che controllano la respirazione, il battito cardiaco, la pressione cardiaca, la temperatura corporea e il risveglio. Gli esperti stanno lavorando alla messa a punto di test specifici per identificare tali anomalie, ma in realtà credono che debbano esserci anche altri fattori coinvolti e che perché si verifichi una morte in culla debbano esserne presenti almeno 3 contemporaneamente.
Anche se ci sono ancora molti dubbi sulle cause, si sa che esistono diversi fattori di rischio che aumentano sia la probabilità di sindrome della morte improvvisa del lattante, sia di altre mori infantili associate al sonno. In particolare, i bambini sono esposti ad un maggior rischio di morte in culla:
L’American Academy of Pediatrics ha elaborato delle raccomandazioni per ridurre il rischio di morte in culla. Ecco quali sono, in sintesi, i consigli degli esperti.
Infine, un consiglio arriva per le mamme già prima della nascita del piccolo: prendetevi cura della vostra salute durante la gravidanza; non fumare e non fate uso di droghe; e impedite anche chi è intorno a voi o starà intorno al vostro bambino di fumare.
Via | Safe to Sleep