Se ne sente parlare spesso: i nitrati (così come i nitriti) possono far sorgere dei dubbi. Sono pericolosi? Qual è la dose giornaliera che se ne può assumere ma, soprattutto, in quali alimenti sono contenuti? Facciamo chiarezza.
Cosa sono i nitrati in medicina? Semplicemente dei composti organici costituiti da azoto e ossigeno. [related layout=”left” permalink=”https://www.benessereblog.it/gli-additivi-alimentari-sono-cancerogeni-i-rischi-di-nitrati-e-nitriti”][/related]A livello industriale, possono essere utilizzati per conservare il colore rosso della carne, per evitare che alcuni alimenti vengano intaccati dal botulino e così via.
Sono pericolosi? In realtà, una volta ingeriti, i nitrati, vengono convertiti in ammoniaca dal nostro corpo e smaltiti.
Di per sé, quindi, non sono temibili e non devono essere demonizzati così come avviene per molte altre sostanze.
Tuttavia, possono essere convertiti in nitrosammine, ovvero composti cancerogeni che possono potenzialmente aumentare l’insorgenza di tumori gastrici e all’esofago.
I nitrati sono contenuti naturalmente in parecchi alimenti. Tra questi ci sono le verdure, specie quelle a foglia verde (basti pensare alle biete, alla rucola ed agli spinaci).
Esiste una tabella relativa al contenuto dei nitrati nelle verdure: sintetizzandola, si evincono tali dati:
In via generale, per evitare possibili rischi, è bene ridurre il consumo di questi ultimi e delle carni, specie quando provengono dagli allevamenti intensivi. Cercando di variare quanto più possibile il tipo di alimentazione alternando cereali, verdure, frutta, etc. limiterete i pericoli.
Fonte | Ilsalvagente