C’è una relazione diretta tra la solitudine e il fumare? Si fuma di più perché ci si sente soli o si sta più soli perché si fuma? La verità sta in mezzo probabilmente ma sono tutte dinamiche da considerare e che possono aiutare a elaborare strategie mirare per aiutare le persone a smettere di fumare. Il fumo è la principale causa di morte prematura evitabile e
Lo studio è stato fatto tramite la randomizzazione mendeliana, un metodo statistico che utilizza i dati genetici di moltissime persone per determinare se c’è una relazione di causa ed effetto tra un fattore di rischio e una malattia. I risultati confermano quello che sapevamo già e cioè che la solitudine porta a una maggiore propensione a iniziare a fumare e anche una minore probabilità di smettere. Studi simili sono stati fatti più volte nel corso degli anni e anche ultimamente durante e dopo il lockdown, dove è emerso che in questi mesi di distanziamento sociale chi già fumava,
La solitudine fa male e rende più facile iniziare a fumare e molto più difficile smettere. Le limitazioni al fumo in locali, ristoranti, cinema, teatri e in generale nei luoghi di aggregazione, tendono a far rimanere a casa i fumatori che quindi alimentano la loro solitudine. È un circolo vizioso che si dovrebbe smantellare con terapie e supporti mirati, ma anche con l’aiuto dei propri cari. Foto | Pixabay
Via | repubblica