I sintomi del tumore all’ovaio, la diagnosi e la terapia

Il tumore all’ovaio, purtroppo, non dà sintomi particolari almeno fino a quando non ha raggiunto dimensioni importanti. Questo dettaglio è fondamentale, perché è molto difficile la diagnosi considerando solo lo stato di salute della donna. È comunque importante che le signore facciano molta attenzione a tre indicatori: addome gonfio, aerofagia, bisogno di urinare frequente.

Secondo i ricercatori, questi tre sintomi spesso vengono sottovalutati o correlati ad altri problemi, ma sono strettamente correlati al cancro. Attenzione, la modalità con cui si presentano deve essere grave e improvvisa. A questi disturbi vanno anche aggiunti la sensazione di sazietà e al tempo stesso di stomaco vuoto, che possono sembrare stati contraddittori ma che vanno di pari passo nella sintomatologia.

Come si può diagnosticare? Prima cosa un esame pelvico: il ginecologo dovrebbe provvedere alla palpazione dell’addome e a una visita interna. È utile fare poi un’ecografia interna (possibilmente con un marcatore) per verificare lo stato delle ovaie e ovviamente le relative dimensioni. Tra gli esami diagnostici più importanti, ci sono la Tac all’addome, il clisma opaco con bario e la risonanza magnetica.

Come s’interviene? Il tumore va rimosso con intervento chirurgico. Nella maggior parte dei casi e soprattutto nelle neoplasie più gravi, si consiglia un ciclo di chemioterapia. Non viene quasi mai consigliata la radioterapia.

Tutte le volte che affrontiamo il tema cancro è normale anche parlare di prevenzione. Purtroppo non ci sono degli screening affidabili per questa forma tumorale: l’unico modo che le donne hanno di difendersi è quello di andare puntuali, una volta l’anno, dal ginecologo per una visita completa. Secondo il Registro dei Tumori, il cancro alle ovaie colpisce circa 4.490 donne ogni anno.

Via | Airc
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Valentina Rorato