smettere di lavorare almeno due ore prima di coricarsi;
dedicarsi ad un’attività rilassante, che permetta al cervello di staccare prima di dormire;
trovare il proprio monte-ore di sonno ideale: per alcuni possono essere 8, per altri 6, per altri ancora meno: ogni persona ha le sue esigenze di riposo in base ai ritmi di vita che segue, tutto sta a trovare le proprie;
scegliere le coperte giuste: di notte la temperatura corporea si abbassa, quindi bisogna coprirsi di più per evitare raffreddamenti e risvegli notturni bruschi a causa del freddo percepito; è bene che la temperatura della stanza non superi né scenda al di sotto dei 20 gradi;
cercare di evitare il più possibile i rumori e le luci forti; in città è difficile, ma con buoni infissi e tendaggi adeguati è facile risolvere il problema almeno in parte;
scegliere il letto adatto alle proprie esigenze: un materasso ortopedico in lattice, le doghe in legno e il cuscino adeguato alla propria posizione di sonno (basso, alto, sagomato, di materiali vari a seconda delle preferenze e delle particolari esigenze del soggetto);
areare bene la stanza da letto prima di dormire e, se si vuole, affidarsi all’aromaterapia con qualche goccia di olio essenziale di mandarino o lavanda in acqua calda o in un diffusore per profumare l’aria.
In questo modo si possono facilmente assestare i ritmi circadiani, che durano 24 ore e determinano in maniera fondamentale i ritmi di sonno e veglia, per svegliarsi riposati e non stanchi, depressi e in perenne lotta col mondo.