Butter
Il burro potrebbe non essere quel demone alimentare che abbiamo sempre creduto. Secondo un nuovo studio, firmato dai ricercatori della Tufts University di Boston (Usa) e dell’Università di Sydney (Australia), consumarlo regolarmente non aumenterebbe il rischio di malattie cardiovascolari. E non tutto, perché sembra essere in grado di prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2. Laura Pimpin, che ha diretto la ricerca, ha così commentato:
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“Anche se le persone che consumano più burro generalmente seguono un regime alimentare e conducono uno stile di vita peggiore, complessivamente l’alimento risulta abbastanza neutrale. Questo suggerisce che il burro può essere considerato come un cibo ‘via di mezzo’: è una scelta più salutare di zuccheri o amidi, ma meno sana degli oli vegetali”.
Bisogna quindi evitarne gli abusi e possibilmente inserirlo in una dieta sana e quanto più varia.