La cistite interstiziale è un tipo di cistite (infiammazione della vescica) di natura non infettiva. Tende a essere abbastanza dolorosa e a provocare pollachiuria (necessità di urina con maggiore frequenza). Purtroppo precisiamo subito che non si conosce esattamente la causa di questa malattia che tende a colpire soprattutto le donne (anche se è stata segnalata anche negli uomini). Andiamo a scoprire come riconoscerla, i sintomi, come si diagnostica e cura. E anche se esiste una dieta o degli alimenti da eliminare per evitare la sua comparsa.
Come anticipavamo prima, nessuno sa quale sia la causa o quali siano le cause della cistite interstiziale. Una delle ipotesi maggiormente gettonate vede come causa scatenante l’indebolimento del rivestimento delle pareti vescicali: quando lo strato protettivo formato da glicosaminoglicani si riduce, ecco che eventuali sostanze irritanti presenti nelle urine possono danneggiare la parete vescicale contribuendo al processo infiammatorio.
Fra i fattori predisponenti troviamo:
La maggior parte dei pazienti affetti da cistite interstiziale sono donne, soprattutto di età compresa fra i 20 e i 50 anni. Non si sa esattamente neanche quale sia l’incidenza di questa patologia, ma probabilmente è molto più diffusa di quanto non si pensi, basti pensare a tutti coloro che lamentano dolori pelvici cronici: alla base potrebbe esserci anche una forma di cistite interstiziale. Ma come riconoscerla? Quali sono i sintomi della cistite interstiziale? Eccoli:
Altri sintomi riferiti sono:
In generale, i sintomi della cistite interstiziale sono sovrapponibili ai sintomi della cistite cronica o acuta. Solo che, non essendo causata da batteri, non risponde alla terapia antibiotica. Gli stessi sintomi si hanno sia nella donna che nell’uomo. Tuttavia nei pazienti di sesso maschile possono comparire anche altri sintomi:
Qui trovi un piccolo approfondimento sulla cistite interstiziale nell’uomo.
Questi sintomi tendono a peggiorare man mano che la vescica si riempie, salvo poi ridursi durante la minzione. Ci sono anche alcune situazioni o altre patologie che possono esacerbare i sintomi:
Se ti stai chiedendo quanto dura una cistite interstiziale, essendo una forma infiammatoria cronica e non una cistite acuta, la sua durata può essere anche per tutta la vita a meno che non si trovi una cura che permetta o la guarigione o, quanto meno, di tenere i sintomi sotto controllo rallentando il danneggiamento della mucosa vescicale.
La cistite interstiziale è spesso associata anche ad altre malattie croniche o dolorose:
Ma come si riconosce una cistite interstiziale? È necessario prestare attenzione ai sintomi e non trascurarli: se noti uno o più dei sintomi sopra descritti, informa subito il tuo medico. Dopo averti visitato è probabile che richieda un consulto con un urologo, il quale potrebbe richiedere ulteriori esami diagnostici, fra cui anche un’ecografia addominale, un esame delle urine e un’urocoltura per escludere forme di cistite batterica.
Per diagnosticare con certezza una forma di cistite interstiziale, è necessario fare una cistoscopia con biopsia (tipica la presenza sulla mucosa vescicale di emorragie puntiformi e delle ulcere di Hunner). È necessario, poi, fare diagnosi differenziale nei confronti di altre malattie che possono provocare sintomi simili:
La cura della cistite interstiziale prevede diversi step:
È bene precisare, però, che la guarigione totale dalla cistite interstiziale è molto rara. Con le cure sopra descritte quello che si fa è tentare di ridurre il più possibile i sintomi, sapendo però che la malattia non verrà probabilmente mai debellata del tutto.
Per quanto riguarda la dieta, sarebbe bene limitare o eliminare dove possibile tutti i cibi che possono scatenare la cistite interstiziale:
Se hai notato la presenza di uno o più dei sintomi sopra descritti, contatta subito il tuo medico. Essendo che i sintomi sono comuni a molte patologie, è necessario impostare un iter diagnostico preciso per capire quale sia la causa del problema e attuare una cura mirata ed efficace. La cistite interstiziale è una patologia dolorosa e cronica: da sola non sparirà, per cui meglio intervenire per tempo prima che la parete vescicale sia eccessivamente danneggiata.