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Non è un mistero che il fumo e in particolare quello di sigaretta, sia un problema per la salute dei polmoni e dell’intero organismo, ma il fatto di saperlo purtroppo non scoraggia chi ha questo vizio dal liberarsene per vivere meglio e in linea di massima anche più a lungo. Il fumatore deve infatti essere molto motivato per rinunciare a questo piccolo piacere e la dipendenza infatti va affrontata sia dal punto di vista fisico ma soprattutto da quello psicologico.
Il timore poi di poter vedere i risultati molto lontani nel tempo, fa perdere spesso la voglia di provarci. Eppure una cosa che invece bisognerebbe sapere è che i primi segni di benessere dall’abbandono della sigaretta sono quasi immediati, già dopo un’ora dall’ultima tirata, riportando la pressione sanguigna nella norma e, dopo 12 ore, ripristinando il normali livelli di ossigeno nel corpo.
Se vogliamo sapere che cosa succede al corpo quando si smette di fumare, scandendo momento per momento i benefici che la perdita di questo vizio porta, leggiamo di seguito. Magari vedere quanto presto il fisico riesce a stare meglio, ovviamente tenendo in considerazione gli effetti dell’astinenza, che possono però essere gestiti con le dovute attenzioni, ci può aiutare a iniziare questo percorso più facilmente.
I benefici dello smettere di fumare vanno visti anche a lungo termine. Dopo 5 anni senza fumare, il restringimento di vasi sanguigni e arterie migliora, riducendo il rischio di coaguli ematici e quindi di ictus. Tale rischio si riduce sempre di più nel corso dei successivi dieci anni.
Dopo una decade senza fumo, si riduce anche la possibilità di sviluppare cancro ai polmoni rispetto a qualcuno che continua a fumare. Dopo 20 anni, il rischio di morte per cause correlate al fumo, comprese le malattie polmonari e il cancro, scende al livello di una persona che non ha mai fumato.